Si tratta di uno studio in profondità della frase relativa non-standard nell’ambito dei fenomeni di ristandardizzazione dell’italiano parlato contemporaneo. Nel Capitolo I viene presentato il background storico del fenomeno e viene discussa criticamente la bibliografia, tuttora orientata di prevalenza ad attribuire il che polivalente con funzione relativa a varietà diastraticamente e diafasicamente basse del repertorio italiano. Vengono inoltre descritte le tecniche di raccolta dati e i corpora analizzati: a) registrazioni di parlato colto e popolare, raccolta estemporanea di esempi pertinenti e c) dati tratti dal questionario variazionale dell’Atlante Linguistico della Sicilia. I capitoli II e III espongono esaustivamente i risultati dell’analisi: a) si mostra che tutte le costruzioni relative del parlato popolare si ritrovano anche nel parlato colto e che l’unica differenza tra le due varietà diastratiche è di tipo quantitativo; b) si sostiene che la relativa non-standard mostra tracce di risalita lungo l’asse sia diastratico e soprattutto diafasico; c) si avanza una nuova ipotesi sulla distribuzione delle diverse costruzioni relative tra varietà del repertorio; d) il fenomeno è ricondotto ai meccanismi psicolinguistici e pragmatici che caratterizzano il parlato sponateno, ipotesi sostenuta dal confronto interlinguistico.
La relativa non-standard. Italiano popolare o italiano parlato?
ALFONZETTI, Giovanna Marina
2002-01-01
Abstract
Si tratta di uno studio in profondità della frase relativa non-standard nell’ambito dei fenomeni di ristandardizzazione dell’italiano parlato contemporaneo. Nel Capitolo I viene presentato il background storico del fenomeno e viene discussa criticamente la bibliografia, tuttora orientata di prevalenza ad attribuire il che polivalente con funzione relativa a varietà diastraticamente e diafasicamente basse del repertorio italiano. Vengono inoltre descritte le tecniche di raccolta dati e i corpora analizzati: a) registrazioni di parlato colto e popolare, raccolta estemporanea di esempi pertinenti e c) dati tratti dal questionario variazionale dell’Atlante Linguistico della Sicilia. I capitoli II e III espongono esaustivamente i risultati dell’analisi: a) si mostra che tutte le costruzioni relative del parlato popolare si ritrovano anche nel parlato colto e che l’unica differenza tra le due varietà diastratiche è di tipo quantitativo; b) si sostiene che la relativa non-standard mostra tracce di risalita lungo l’asse sia diastratico e soprattutto diafasico; c) si avanza una nuova ipotesi sulla distribuzione delle diverse costruzioni relative tra varietà del repertorio; d) il fenomeno è ricondotto ai meccanismi psicolinguistici e pragmatici che caratterizzano il parlato sponateno, ipotesi sostenuta dal confronto interlinguistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.