L’opera si articola in tre parti principali. Nella prima, divisa in tre capitoli, si ricostruisce la nascita e lo sviluppo della teoria della pace democratica, dal saggio “Kant, Liberalism, and International Affairs” di Michael Doyle (1983) fino agli sviluppi più recenti, dando conto delle critiche più serrate che negli anni sono state mosse alla teoria. Nella seconda parte, si ricostruisce invece il modello kantiano, e lo si fa segnalando di volta in volta le ‘deviazioni’ compiute dai teorici della pace democratica. In questa parte il primo capitolo è dedicato agli antefatti filosofici e politici da cui emerge il pacifismo kantiano. Daremo poi conto degli scritti politici che fanno da cornice alla formulazione definitiva del modello nel saggio Per la pace perpetua del 1795. Forniremo infine la nostra lettura del modello kantiano segnalando non solo quanto questo sia diverso dalle “logiche” previste nel modello della pace democratica, ma anche quanto sia superiore da un punto di vista normativo, come guida per la riforma dell’ordine internazionale. Tale lavoro di confronto ci introduce alla terza ed ultima parte. Nel settimo capitolo riassumiamo i pilastri dei due modelli e facciamo il punto sulla diversità delle indicazioni normative che ne discendono. Vedremo che soprattutto su quest’ultimo terreno il modello della pace democratica mostra tutta la sua debolezza mentre quello kantiano contiene indicazioni molto più convincenti. Segnalare la differenza tra i due modelli, e mostrare come quello kantiano sia normativamente più attraente, non significa ancora mostrare che il modello kantiano regga la prova dei fatti meglio della sua filiazione contemporanea. Nell’ottavo e ultimo capitolo offriamo un caso di studio, incentrato sulla Lega araba, per mostrare come il modello kantiano sia anche confortato da dati empirici. Vedremo che una organizzazione internazionale molto diversa dal club di democrazie immaginato da Doyle, ma sorprendentemente simile alla federazione kantiana può vantare uno stupefacente record di composizione di controversie e crisi internazionale tra i suoi membri.

La pace fraintesa. Kant e la teoria della pace democratica

CARANTI, Luigi
2012-01-01

Abstract

L’opera si articola in tre parti principali. Nella prima, divisa in tre capitoli, si ricostruisce la nascita e lo sviluppo della teoria della pace democratica, dal saggio “Kant, Liberalism, and International Affairs” di Michael Doyle (1983) fino agli sviluppi più recenti, dando conto delle critiche più serrate che negli anni sono state mosse alla teoria. Nella seconda parte, si ricostruisce invece il modello kantiano, e lo si fa segnalando di volta in volta le ‘deviazioni’ compiute dai teorici della pace democratica. In questa parte il primo capitolo è dedicato agli antefatti filosofici e politici da cui emerge il pacifismo kantiano. Daremo poi conto degli scritti politici che fanno da cornice alla formulazione definitiva del modello nel saggio Per la pace perpetua del 1795. Forniremo infine la nostra lettura del modello kantiano segnalando non solo quanto questo sia diverso dalle “logiche” previste nel modello della pace democratica, ma anche quanto sia superiore da un punto di vista normativo, come guida per la riforma dell’ordine internazionale. Tale lavoro di confronto ci introduce alla terza ed ultima parte. Nel settimo capitolo riassumiamo i pilastri dei due modelli e facciamo il punto sulla diversità delle indicazioni normative che ne discendono. Vedremo che soprattutto su quest’ultimo terreno il modello della pace democratica mostra tutta la sua debolezza mentre quello kantiano contiene indicazioni molto più convincenti. Segnalare la differenza tra i due modelli, e mostrare come quello kantiano sia normativamente più attraente, non significa ancora mostrare che il modello kantiano regga la prova dei fatti meglio della sua filiazione contemporanea. Nell’ottavo e ultimo capitolo offriamo un caso di studio, incentrato sulla Lega araba, per mostrare come il modello kantiano sia anche confortato da dati empirici. Vedremo che una organizzazione internazionale molto diversa dal club di democrazie immaginato da Doyle, ma sorprendentemente simile alla federazione kantiana può vantare uno stupefacente record di composizione di controversie e crisi internazionale tra i suoi membri.
2012
9788849836707
Kant; Pace democratica; Repubblicanesimo; Liberalismo; Ornanizzazione governativa internazionale; Lega degli stati arabi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/106844
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