Dall’esame delle fonti che menzionano alcune decisioni senatorie emanate nel periodo immediatamente precedente all’instaurazione del Principato da parte di Augusto, più precisamente tra il 43 ed il 29 a.C. ed in relazione ai casi di Quinto Gallio, Salvidieno Rufo ed Antioco II, sembra potersi ricavare che l’assemblea dei patres si fece promotrice, con l’assenso di Ottaviano, della progressiva trasformazione dell’originaria dimensione ‘politica’ del senatus consultum ultimum e della dichiarazione di hostis rei publicae in quella ‘giudiziaria’ che connotò le pronunce dei patres a partire dal primo processo criminale senatorio, cioè quello svoltosi contro Cornelio Gallo nel 27-26 a.C. In questo contesto, la vicenda del primo prefetto d’Egitto e, prima ancora, quelle di Quinto Gallio e Salvidieno Rufo, homines novi assurti nella vulgata non di regime a veri e propri paladini dell’opposizione ad Augusto, si appalesano agli occhi dell’interprete moderno come esempi emblematici della trasfigurazione della tema della libertas repubblicana nel problema della libertà di coscienza individuale di fronte al potere assoluto e, insieme, come preziose chiavi interpretative per comprendere meglio il delicato passaggio storico rappresentato dalla transizione dalla Repubblica al Principato.
Dal «senatus consultum ultimum» alla «cognitio senatus». Forme, contenuti e volti dell'opposizione ad Augusto e repressione del dissenso tra Repubblica e Principato
ARCARIA, Francesco
2016-01-01
Abstract
Dall’esame delle fonti che menzionano alcune decisioni senatorie emanate nel periodo immediatamente precedente all’instaurazione del Principato da parte di Augusto, più precisamente tra il 43 ed il 29 a.C. ed in relazione ai casi di Quinto Gallio, Salvidieno Rufo ed Antioco II, sembra potersi ricavare che l’assemblea dei patres si fece promotrice, con l’assenso di Ottaviano, della progressiva trasformazione dell’originaria dimensione ‘politica’ del senatus consultum ultimum e della dichiarazione di hostis rei publicae in quella ‘giudiziaria’ che connotò le pronunce dei patres a partire dal primo processo criminale senatorio, cioè quello svoltosi contro Cornelio Gallo nel 27-26 a.C. In questo contesto, la vicenda del primo prefetto d’Egitto e, prima ancora, quelle di Quinto Gallio e Salvidieno Rufo, homines novi assurti nella vulgata non di regime a veri e propri paladini dell’opposizione ad Augusto, si appalesano agli occhi dell’interprete moderno come esempi emblematici della trasfigurazione della tema della libertas repubblicana nel problema della libertà di coscienza individuale di fronte al potere assoluto e, insieme, come preziose chiavi interpretative per comprendere meglio il delicato passaggio storico rappresentato dalla transizione dalla Repubblica al Principato.File | Dimensione | Formato | |
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