ALESSIO II COMNENO NELLA PANEGIRISTICA COEVA

Facendo seguito ad un precedente studio, dedicato alla percezione della figura del giovane imperatore Alessio II dopo la fine del suo breve e sfortunato regno (Un 'princeps puer' del XII secolo: Alessio II Comneno in Niceta Coniata ed Eustazio di Tessalonica, in Byzantina Mediolanensia, Soveria Mannelli 1996, pp. 187-198), si è voluto estendere l’indagine ai testi che ne illustrassero la persona prima dell’ascesa al trono. Per l’abbondanza della produzione retorica del XII sec. che ci è pervenuta, nonché per la sua forte connotazione propagandistica a sostegno della dinastia comnena, tale campo d’indagine si può considerare come un laboratorio utile per seguire la costruzione dell’immagine di un imperatore porfirogenito fin dalla sua nascita. E’ stata presa in esame tutta la produzione encomiastica (edita e inedita) composta durante il regno di Manuele I Comneno e dopo la sua morte, in cui si riscontrino riferimenti al suo figlio ed erede designato. I testi analizzati hanno posto in evidenza il generale conformarsi di tutti i retori ai clichés peculiari della propaganda comnena, radicati profondamente nella tradizione panegiristica più antica ma rinnovati alla luce degli ideali prediletti dalla dinastia, quali quelli militari e familiari. L’elemento più interessante è che la celebrazione dell’imperatore bambino e quella del padre appaiono strettamente legate in un rapporto di funzionalità reciproca, a sostegno dell’idoneità al potere e della legittimità di entrambi. Questo aspetto rispecchia le preoccupazioni di Manuele I per un’opposizione interna che minava la sua stabilità sul trono fin dall’elezione, e che lo induceva a temere anche per la sicurezza del figlio dopo la propria morte. Le ultime orazioni esaminate, successive alla dipartita del Comneno, rivelano la precarietà della posizione del giovane Alessio, minacciata dalle ambizioni di diversi gruppi di potere, i quali erano destinati a scontrarsi di lì a poco causando la rovina dell’imperatore fanciullo.