Nell'opera di Goethe una galleria di figure mitologiche testimonia il principio di sopravvivenza metamorfica e mercuriale dell'antico. La dinamica «persistenza del mito», indagata sin dal Settecento in una prospettiva empirico-naturalistica, viene oggi riletta come esito di una costante "fisiologica" dell'uomo. Questo volume, che si avvale dei contributi di alcuni dei massimi studiosi in materia, fornisce un affondo nella riscrittura goethiana del mito, la cui «intrinseca facoltà metamorfotica» introdotta dal saggio di Celeste Franchina, viene esplorata da David E. Wellbery (Cronos), Lorella Bosco (Marmorbilder), Grazia Pulvirenti (Proserpina e Ifigenia), Albert Meier (Toante), Christoph Jamme (Faust II), Giulia Di Santo (Ermes), fino alle conclusioni di natura neurocognitiva tratte da Renata Gambino in merito a Euforione, figura centrale nella genesi della creazione artistica.
Icone dell'antico. Trasformazioni del mito nell'opera di Goethe
GAMBINO, RENATA GIUSEPPA;PULVIRENTI, Grazia
2011
Abstract
Nell'opera di Goethe una galleria di figure mitologiche testimonia il principio di sopravvivenza metamorfica e mercuriale dell'antico. La dinamica «persistenza del mito», indagata sin dal Settecento in una prospettiva empirico-naturalistica, viene oggi riletta come esito di una costante "fisiologica" dell'uomo. Questo volume, che si avvale dei contributi di alcuni dei massimi studiosi in materia, fornisce un affondo nella riscrittura goethiana del mito, la cui «intrinseca facoltà metamorfotica» introdotta dal saggio di Celeste Franchina, viene esplorata da David E. Wellbery (Cronos), Lorella Bosco (Marmorbilder), Grazia Pulvirenti (Proserpina e Ifigenia), Albert Meier (Toante), Christoph Jamme (Faust II), Giulia Di Santo (Ermes), fino alle conclusioni di natura neurocognitiva tratte da Renata Gambino in merito a Euforione, figura centrale nella genesi della creazione artistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.