Il corpus delle opere di Leonardo Sciascia può presentarsi al lettore come una camera delle meraviglie in cui trovano posto frammenti ecfrastici, citazioni di quadri, di foto, di film, quasi che l'inchiostro cerchi la complicità dei linguaggi visivi per rappresentare il recto e il verso del mondo. Oltre al fitto catalogo di immagini evocate dentro i testi, la propensione di Sciascia alla visualità si declina anche attraverso la scelta accurata delle copertine, la collaborazione con fotografi e artisti, la collezione di stampe e opere d'arte, attività queste vissute con appassionato 'dilettantismo' ma capaci di produrre esiti di straordinaria modernità (si pensi ai tanti volumi fotografici di Scianna, Leone, Sellerio, glossati dalla sua penna; alle mostre e ai cataloghi di pittori amici del calibro di Guttuso, Guccione, Caruso; ai commenti per i documentari sulla Sicilia girati da Ferrara, Mingozzi, Quilici). La pittura, la fotografia e il cinema sono per lo scrittore una soglia possibile, un varco per l'immaginazione e una testimonianza per la storia e la memoria. Questo libro indaga i diversi livelli di ibridazione fra parole e immagini presenti nella produzione di Sciascia e restituisce così un ritratto a tutto tondo di un autore profondamente legato alle sue radici geografiche e culturali, ma pronto a confrontarsi con i segni luminosi e ambigui della contemporaneità.

Sorpreso a pensare per immagini. Sciascia e le arti visive

RIZZARELLI, MARIA
2013-01-01

Abstract

Il corpus delle opere di Leonardo Sciascia può presentarsi al lettore come una camera delle meraviglie in cui trovano posto frammenti ecfrastici, citazioni di quadri, di foto, di film, quasi che l'inchiostro cerchi la complicità dei linguaggi visivi per rappresentare il recto e il verso del mondo. Oltre al fitto catalogo di immagini evocate dentro i testi, la propensione di Sciascia alla visualità si declina anche attraverso la scelta accurata delle copertine, la collaborazione con fotografi e artisti, la collezione di stampe e opere d'arte, attività queste vissute con appassionato 'dilettantismo' ma capaci di produrre esiti di straordinaria modernità (si pensi ai tanti volumi fotografici di Scianna, Leone, Sellerio, glossati dalla sua penna; alle mostre e ai cataloghi di pittori amici del calibro di Guttuso, Guccione, Caruso; ai commenti per i documentari sulla Sicilia girati da Ferrara, Mingozzi, Quilici). La pittura, la fotografia e il cinema sono per lo scrittore una soglia possibile, un varco per l'immaginazione e una testimonianza per la storia e la memoria. Questo libro indaga i diversi livelli di ibridazione fra parole e immagini presenti nella produzione di Sciascia e restituisce così un ritratto a tutto tondo di un autore profondamente legato alle sue radici geografiche e culturali, ma pronto a confrontarsi con i segni luminosi e ambigui della contemporaneità.
2013
9788846738400
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