Peter Waterhouse, poeta del panorama austriaco che rappresenta una delle voci più importanti della poesia di lingua tedesca tout court, ama attraversare con le sue scritture i mondo poetici che trovano corrispondenza con la sua visione del mondo e della letteratura. Così non solo traduce autori da altre lingue (per tutti, Zanzotto e Michael Hamburger), non solo scrive saggisticamente (nel suo personale stile saggistico) di Celan o Mandelstam, o dello stesso Zanzotto, ma arriva talvolta a fare tutt'uno, con sapiente espedienti narrativo-poetici, della propria poetica e di quella di un autore a lui vicino. Il saggio qui presentato analizza il processo di sovrapposizione fra il percorso narrativo-poetico di Waterhouse e due opere di Hofmannsthal, narrative e programmatiche insieme, ovvero "Ein Brief" e "Die Briefe eines Zurückgekehrten", testi di fittiva biografia i cui temi si sposano con la semiautobiografia che Waterhouse mette in atto nel suo libro più imponente, "(Krieg und Welt)". Vengono qui osservati i procedimenti secondo cui in „Das Klangtal“, uno dei capitoli di "(Krieg und Welt)", i ricordi di infanzia del personaggio semiautobiografico costruito da Waterhouse si vengono indissolubilmente legati sia in modo esplicito che implicito a questi due testi hofmannsthaliani, attraverso la cui speculare presenza l'intero mondo immaginale di Waterhouse, fatto di connessioni fra le cose e le parole (ciò che egli chiama somiglianza, similitudine, talvolta equazione), viene a dispiegarsi, permettendo una „Erkenntnis“ del mondo.

Ri-letture/Ri-scritture. “Ein Brief” da Hofmanns­thal a Waterhouse

SCUDERI, Vincenza
2011-01-01

Abstract

Peter Waterhouse, poeta del panorama austriaco che rappresenta una delle voci più importanti della poesia di lingua tedesca tout court, ama attraversare con le sue scritture i mondo poetici che trovano corrispondenza con la sua visione del mondo e della letteratura. Così non solo traduce autori da altre lingue (per tutti, Zanzotto e Michael Hamburger), non solo scrive saggisticamente (nel suo personale stile saggistico) di Celan o Mandelstam, o dello stesso Zanzotto, ma arriva talvolta a fare tutt'uno, con sapiente espedienti narrativo-poetici, della propria poetica e di quella di un autore a lui vicino. Il saggio qui presentato analizza il processo di sovrapposizione fra il percorso narrativo-poetico di Waterhouse e due opere di Hofmannsthal, narrative e programmatiche insieme, ovvero "Ein Brief" e "Die Briefe eines Zurückgekehrten", testi di fittiva biografia i cui temi si sposano con la semiautobiografia che Waterhouse mette in atto nel suo libro più imponente, "(Krieg und Welt)". Vengono qui osservati i procedimenti secondo cui in „Das Klangtal“, uno dei capitoli di "(Krieg und Welt)", i ricordi di infanzia del personaggio semiautobiografico costruito da Waterhouse si vengono indissolubilmente legati sia in modo esplicito che implicito a questi due testi hofmannsthaliani, attraverso la cui speculare presenza l'intero mondo immaginale di Waterhouse, fatto di connessioni fra le cose e le parole (ciò che egli chiama somiglianza, similitudine, talvolta equazione), viene a dispiegarsi, permettendo una „Erkenntnis“ del mondo.
2011
Erkenntis; rapporto mondo-scrittura; letteratura austriaca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/12881
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