Sul «legatum ususfructus» di cose 'consumabili': la «cautio senatusconsulti»

When dealing with the legacy of usufruct with object res quae usu consumuntur, the analysis of the cautio provided for by the known senatusconsultum borne by the devise beneficiary follows two main directions, urged by the recent publication of a monograph about the so called ‘quasi-usufruct’. On one side, is taken into account the content of the obligation assumed by the legatary per cautionem, firstly reconstructing the evolutionary process through the exegetical comparison between two precept assertions, D. 7.5.7 and I. 2.4.2, and then comparing the clause for the execution of the stipulation with the term of fulfillment of the cautio fructuaria. On the other side, attention is focused on the role and scope of the cautio under the senatorial rules, whose identification can’t set aside the interpretative consideration of the classical iurisprudentia, because it wants to ensure the effective enforcement of the senatorial provisions, complying with its ratio legis.

In tema di legato d’usufrutto con oggetto res quae usu consumuntur l’analisi della cautio prevista dal noto senatusconsultum a carico del beneficiario del lascito, segue essenzialmente due direzioni, sollecitate peraltro dalla recente pubblicazione di un lavoro monografico sul cd. ‘quasi usufrutto’. Per un verso, viene preso in considerazione il contenuto dell’obbligazione assunta per cautionem dal legatario, ricostruendone anzitutto il percorso evolutivo attraverso la comparazione esegetica di due testimonianze cardine, D. 7.5.7 e I. 2.4.2, nonché mettendo a confronto la clausola apposta per l’esecuzione della promessa stipulatoria con il termine di adempimento proprio della cautio fructuaria. Per altro verso, si punta l’attenzione sul ruolo e la portata della cautio nel quadro della normativa senatoria, per la cui individuazione è fondamentale la rifles¬sione interpretativa della iurisprudentia classica, volta ad assicurare la concreta applicazione del disposto senatorio, nel pieno rispetto della sua ratio legis.