In Europe, as in the rest of the world, women are still under-represented in political decision-making assemblies, but many initiatives have started to promote women’s representation in politics. This study analyses the different measures recently taken both at the European level and in most European Member States to promote a more balanced representation of men and women in decision-making bodies. Actually, gender balance in decision making is a stated goal of the European Union and several recommendations for introduction of incentive measures to redress the under-representation of women in politics have been adopted by all the EU’s major Institutions. Moreover many European countries have adopted legal gender quotas into their Constitutions or Electoral Laws while in other countries political parties have introduced voluntary party quotas for their own electoral lists. The essay is mainly focused on the introduction, among other affirmative actions, of (legislative or/and voluntary) electoral gender quotas to increase the political representation of women, on their effective implementation and on their effects on women’s political representation across the European Union.

In Europa, come in gran parte del resto del mondo, le donne sono tuttora sottorappresentate nelle assemblee politiche, per quanto molte iniziative siano state intraprese per incrementare la presenza femminile in politica. Il saggio analizza le misure di recente assunte sia dall’Unione europea, che dalla maggior parte degli Stati membri per promuovere una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nelle sedi decisionali, in particolare rappresentative. In effetti, l’equilibrio di genere è uno degli obiettivi dichiarati dell’UE e numerose raccomandazioni per l’introduzione negli ordinamenti interni dei Paesi membri di misure per rimediare alla scarsa presenza femminile in politica sono state adottate da tutte le principali istituzioni europee. Inoltre molti Stati membri hanno introdotto quote di genere a livello costituzionale o nelle leggi elettorali, mentre in alcuni Paesi accade che a tali forme di quote legislative si sostituiscano, o talora si aggiungano, quote volontariamente utilizzate dai partiti politici nella formazione delle liste elettorali. Lo studio è, pertanto, principalmente rivolto all’esame dei differenti tipi di quote (legislative e/o volontarie) adottate nei 28 Paesi membri dell’Unione, comparandone gli effetti sotto il profilo del perseguimento dell’eguaglianza di genere nella rappresentanza politica, nonché delle più recenti iniziative assunte a livello europeo per raggiungere il medesimo obiettivo.

Parità di genere e partecipazione politica nell'Unione europea. Profili generali

CIANCIO, Adriana
2016-01-01

Abstract

In Europe, as in the rest of the world, women are still under-represented in political decision-making assemblies, but many initiatives have started to promote women’s representation in politics. This study analyses the different measures recently taken both at the European level and in most European Member States to promote a more balanced representation of men and women in decision-making bodies. Actually, gender balance in decision making is a stated goal of the European Union and several recommendations for introduction of incentive measures to redress the under-representation of women in politics have been adopted by all the EU’s major Institutions. Moreover many European countries have adopted legal gender quotas into their Constitutions or Electoral Laws while in other countries political parties have introduced voluntary party quotas for their own electoral lists. The essay is mainly focused on the introduction, among other affirmative actions, of (legislative or/and voluntary) electoral gender quotas to increase the political representation of women, on their effective implementation and on their effects on women’s political representation across the European Union.
2016
In Europa, come in gran parte del resto del mondo, le donne sono tuttora sottorappresentate nelle assemblee politiche, per quanto molte iniziative siano state intraprese per incrementare la presenza femminile in politica. Il saggio analizza le misure di recente assunte sia dall’Unione europea, che dalla maggior parte degli Stati membri per promuovere una rappresentanza equilibrata di uomini e donne nelle sedi decisionali, in particolare rappresentative. In effetti, l’equilibrio di genere è uno degli obiettivi dichiarati dell’UE e numerose raccomandazioni per l’introduzione negli ordinamenti interni dei Paesi membri di misure per rimediare alla scarsa presenza femminile in politica sono state adottate da tutte le principali istituzioni europee. Inoltre molti Stati membri hanno introdotto quote di genere a livello costituzionale o nelle leggi elettorali, mentre in alcuni Paesi accade che a tali forme di quote legislative si sostituiscano, o talora si aggiungano, quote volontariamente utilizzate dai partiti politici nella formazione delle liste elettorali. Lo studio è, pertanto, principalmente rivolto all’esame dei differenti tipi di quote (legislative e/o volontarie) adottate nei 28 Paesi membri dell’Unione, comparandone gli effetti sotto il profilo del perseguimento dell’eguaglianza di genere nella rappresentanza politica, nonché delle più recenti iniziative assunte a livello europeo per raggiungere il medesimo obiettivo.
eguaglianza; rappresentanza; elezioni
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