In "Inferno" XXVI, Virgil urges Ulysses to reveal "dove, per lui, perduto a morir gissi". The focus is not on the warrior, but on the explorer. An explorer who, venturing into what is unknown, has disappeared at a certain point, without leaving a trace. Was this the story of Ulysses, according to the tradition that had framed him from different corners? Behind the description of a mythology character, Dante's epoch can be glimpsed. In "Commedia", Ulysses stans out as the emblem of some modern travellers, in particular of Vivaldi brothers. Chronologically , the unlucky transoceanic expedition of the two Genoese is very close to the beginning of the writing of the poem, and it shows, after all, a recurring sensibility. The late Middle Ages witnessed the increase of explorations to discover new territories, and their measurement towards an accomplished dominion; therefore, it was the scene for "conquering space", among successes and collapses, setbacks and restarts. The protagonists of travels enhanced an impulse for space, attracted by the lure of far-away places and by any journey from land to land. The author of "Commedia" is aware of this revolution and takes charge of it, representing it, not without judging it.

In Inferno XXVI, Virgilio, apostrofando Ulisse, lo sollecita a rivelare "dove, per lui, perduto a morir gissi". L'interrogativo non riguarda il guerriero, bensì l'esploratore. Un esploratore che, inoltrandosi in un ignoto, a un certo punto è scomparso, senza lasciare traccia. Era quanto risultava di Ulisse, secondo la tradizione che lo aveva inquadrato da differenti angolazioni? Dietro il profilo del personaggio mitico si intravede una realtà contemporanea a Dante. Nella "Commedia", Ulisse appare emblema di moderni viaggiatori, in particolare dei fratelli Vivaldi. La sfortunata spedizione transoceanica dei due genovesi risulta assai prossima, cronologicamente, all'inizio della redazione del poema; manifesta, del resto, una sensibilità non episodica. Il Basso Medioevo assisteva all'incremento delle esplorazioni, alla loro misurazione in vista di un compiuto dominio; era, insomma, teatro di una "conquista dello spazio", fra successi e tracolli, battute d'arresto e ripartenze. I protagonisti dei viaggi nutrivano una pulsione spaziale, attratti dal richiamo del "lontano" e avidi di un percoso da terra a terra. L'autore della "Commedia" è consapevole di questa rivoluzione e se ne fa carico, la rappresenta, non senza tentare un giudizio.

Dante, Ulisse e il richiamo del lontano

CRISTALDI, Sergio Alfio Maria
2016-01-01

Abstract

In "Inferno" XXVI, Virgil urges Ulysses to reveal "dove, per lui, perduto a morir gissi". The focus is not on the warrior, but on the explorer. An explorer who, venturing into what is unknown, has disappeared at a certain point, without leaving a trace. Was this the story of Ulysses, according to the tradition that had framed him from different corners? Behind the description of a mythology character, Dante's epoch can be glimpsed. In "Commedia", Ulysses stans out as the emblem of some modern travellers, in particular of Vivaldi brothers. Chronologically , the unlucky transoceanic expedition of the two Genoese is very close to the beginning of the writing of the poem, and it shows, after all, a recurring sensibility. The late Middle Ages witnessed the increase of explorations to discover new territories, and their measurement towards an accomplished dominion; therefore, it was the scene for "conquering space", among successes and collapses, setbacks and restarts. The protagonists of travels enhanced an impulse for space, attracted by the lure of far-away places and by any journey from land to land. The author of "Commedia" is aware of this revolution and takes charge of it, representing it, not without judging it.
2016
In Inferno XXVI, Virgilio, apostrofando Ulisse, lo sollecita a rivelare "dove, per lui, perduto a morir gissi". L'interrogativo non riguarda il guerriero, bensì l'esploratore. Un esploratore che, inoltrandosi in un ignoto, a un certo punto è scomparso, senza lasciare traccia. Era quanto risultava di Ulisse, secondo la tradizione che lo aveva inquadrato da differenti angolazioni? Dietro il profilo del personaggio mitico si intravede una realtà contemporanea a Dante. Nella "Commedia", Ulisse appare emblema di moderni viaggiatori, in particolare dei fratelli Vivaldi. La sfortunata spedizione transoceanica dei due genovesi risulta assai prossima, cronologicamente, all'inizio della redazione del poema; manifesta, del resto, una sensibilità non episodica. Il Basso Medioevo assisteva all'incremento delle esplorazioni, alla loro misurazione in vista di un compiuto dominio; era, insomma, teatro di una "conquista dello spazio", fra successi e tracolli, battute d'arresto e ripartenze. I protagonisti dei viaggi nutrivano una pulsione spaziale, attratti dal richiamo del "lontano" e avidi di un percoso da terra a terra. L'autore della "Commedia" è consapevole di questa rivoluzione e se ne fa carico, la rappresenta, non senza tentare un giudizio.
Dante; Ulisse; viaggi
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