Nesso di causalità fra omessa vigilanza e danno risentito dagli investitori e criteri di quantificazione del danno

The essay is a comment on the judgement of the Italian Corte d’Appello, 21.10.2003 dealing with the issue of the liability of Consob for damages suffered by investors following the bankruptcy of the firms of which they bought shares. The activity of these firms was under Consob’s supervision, since firms had to submit to the public body a prospectus before starting to raise funds. The bulk of the paper is on three issues. The first concerns the conditions for the acknowledgment of liability for omission of the financial regulator, the second, the link of causation between damage and omission of the financial regulator and the third, the criteria for the quantification of the damage. The positions of Italian courts and scholars on these questions are carefully considered as well as the principles held on these issues by APP.Milano, 21.10.2003.

Nella nota di commento alla pronuncia del giudice di merito, viene affrontata la questione della responsabilità della Consob per danni risentiti da numerosi investitori a seguito della decozione del soggetto al quale avevano affidato i loro risparmi, e sulla cui attività di sollecitazione del risparmio la Commissione era istituzionalmente preposta ad effettuare controlli. In particolare, si sofferma l’attenzione sulle condizioni alle quali può ammettersi responsabilità per omissione e su due questioni cruciali in punto di fatto, relative alle modalità di accertamento del nesso di causalità fra omesso (carente) controllo e danno risentito dagli investitori e alla quantificazione del danno. Le questioni vengono analizzate sullo sfondo dei principali orientamenti affermatisi in dottrina e giurisprudenza. Vengono vagliate le soluzioni adottate dal giudice di merito e di esso vengono sottolineate le incongruenze.