Il nuovo Codice dei contratti pubblici assegna all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) un ruolo centrale, riconoscendo in capo alla stessa poteri di regolazione, vigilanza, sanzionatori, quasi-giudiziari. Il successo della nuova disciplina dei contratti pubblici dipenderà, quindi, molto dal modo in cui l’Autorità eserciterà questi poteri e saprà mettere a frutto l’eccezionale regime che la caratterizza e che la rende, nell’attuale panorama italiano, una istituzione “unica nel suo genere”.

Regolare, vigilare, punire, giudicare: l'Anac nella nuova disciplina dei contratti pubblici

D'ALTERIO, ELISA
2016-01-01

Abstract

Il nuovo Codice dei contratti pubblici assegna all’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) un ruolo centrale, riconoscendo in capo alla stessa poteri di regolazione, vigilanza, sanzionatori, quasi-giudiziari. Il successo della nuova disciplina dei contratti pubblici dipenderà, quindi, molto dal modo in cui l’Autorità eserciterà questi poteri e saprà mettere a frutto l’eccezionale regime che la caratterizza e che la rende, nell’attuale panorama italiano, una istituzione “unica nel suo genere”.
2016
Anac; contratti pubblici; vigilanza
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/28150
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