Il territorio siciliano, soprattutto nelle sue aree interne, continuerà probabilmente ad avere tra le sue caratteristiche peculiari una vocazione preminentemente agricola, anche in presenza di forme di integrazione con altri settori come ad esempio il turismo. Nello specifico abbiamo “ri-pensato” a forme di sviluppo locale sulla base del rapporto fra luogo e cultura e di far risaltare peculiarità spaziali in funzione di una valorizzazione turistica non intrusiva per il territorio e le comunità locali, e portatrice di occasioni di sviluppo. Tentando una emancipazione parziale dalla tradizionale valorizzazione delle specialities agricole, il nostro interesse si è rivolto a meccanismi di rigenerazione territoriale attraverso la costruzione di eventi a forte attrattività turistica, ancorché di nicchia, capaci di “comunicare” la valenza culturale di eventi religiosi come a nostro avviso è il pellegrinaggio alla Madonna nera di Tindari.Il nostro lavoro di ricerca ha previsto, in una prima fase, la ricostruzione del pellegrinaggio della Madonna Nera di Tindari sia dal punto di vista storico che culturale e contingente. Una seconda fase ha visto, tramite apposite rilevazioni sul campo, l’identificazione sul territorio e la conseguente trasformazione in un itinerario percorribile a piedi, dalla costa jonica alla costa tirrenica e ritorno, ovvero da Santa Teresa di Riva a Tindari. Il percorso da noi identificato risulta, da apposite misurazioni sul campo, di una lunghezza pari a circa 40 Km, suddivisibili, per svariati motivi, in tre tronconi diversi per caratteristiche e tipologie. Le misurazioni sono state realizzate attraverso l’utilizzo di opportune rilevazioni GPS percorrendo più volte e in diverse fasi il tracciato. Il lavoro in campo ha permesso non soltanto di localizzare il percorso in sé ma anche di individuare una serie di elementi puntuali e significativi quali, ad esempio, chiese, aree di sosta, icone votive, santuari, etc. Parallelamente sono state svolte attività di approfondimento sugli elementi topografici più rilevanti, profili altimetrici, usi del suolo, strutture ricettive, morfologia del percorso; il tutto ha consentito di trattare, attraverso la realizzazione di mappe tematiche specifiche, i parametri principali per la costruzione di un sistema informativo territoriale di supporto allo studio di migliori ipotesi di fruizione.

Localizzazione geografica del Cammino per la Madonna Nera di Tindari: un'occasione per lo sviluppo

PETINO, GIANNI;
2012-01-01

Abstract

Il territorio siciliano, soprattutto nelle sue aree interne, continuerà probabilmente ad avere tra le sue caratteristiche peculiari una vocazione preminentemente agricola, anche in presenza di forme di integrazione con altri settori come ad esempio il turismo. Nello specifico abbiamo “ri-pensato” a forme di sviluppo locale sulla base del rapporto fra luogo e cultura e di far risaltare peculiarità spaziali in funzione di una valorizzazione turistica non intrusiva per il territorio e le comunità locali, e portatrice di occasioni di sviluppo. Tentando una emancipazione parziale dalla tradizionale valorizzazione delle specialities agricole, il nostro interesse si è rivolto a meccanismi di rigenerazione territoriale attraverso la costruzione di eventi a forte attrattività turistica, ancorché di nicchia, capaci di “comunicare” la valenza culturale di eventi religiosi come a nostro avviso è il pellegrinaggio alla Madonna nera di Tindari.Il nostro lavoro di ricerca ha previsto, in una prima fase, la ricostruzione del pellegrinaggio della Madonna Nera di Tindari sia dal punto di vista storico che culturale e contingente. Una seconda fase ha visto, tramite apposite rilevazioni sul campo, l’identificazione sul territorio e la conseguente trasformazione in un itinerario percorribile a piedi, dalla costa jonica alla costa tirrenica e ritorno, ovvero da Santa Teresa di Riva a Tindari. Il percorso da noi identificato risulta, da apposite misurazioni sul campo, di una lunghezza pari a circa 40 Km, suddivisibili, per svariati motivi, in tre tronconi diversi per caratteristiche e tipologie. Le misurazioni sono state realizzate attraverso l’utilizzo di opportune rilevazioni GPS percorrendo più volte e in diverse fasi il tracciato. Il lavoro in campo ha permesso non soltanto di localizzare il percorso in sé ma anche di individuare una serie di elementi puntuali e significativi quali, ad esempio, chiese, aree di sosta, icone votive, santuari, etc. Parallelamente sono state svolte attività di approfondimento sugli elementi topografici più rilevanti, profili altimetrici, usi del suolo, strutture ricettive, morfologia del percorso; il tutto ha consentito di trattare, attraverso la realizzazione di mappe tematiche specifiche, i parametri principali per la costruzione di un sistema informativo territoriale di supporto allo studio di migliori ipotesi di fruizione.
2012
Turismo; Sentierismo; SIT; GPS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/29609
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