Scrive Cassirer nel primo volume della Filosofia delle forme simboliche, dedicato al linguaggio, che se la civiltà si dimostra «attiva nella creazione di determinati mondi di immagini, di determinate forme simboliche», la filosofia non deve arroccarsi altrove ma deve, al contrario, «comprenderle e renderle coscienti nel loro fondamentale principio creativo». Un compito di portata non solo intellettuale ma persino esistenziale, se si condivide l’idea che «solo in questa consapevolezza il contenuto della vita si eleva alla sua forma autentica. La vita emerge dalla sfera della mera esistenza data da natura: essa non rimane né un elemento di questa esistenza, né un processo meramente biologico, ma si trasforma e si perfeziona divenendo forma dello spirito».1 In questo saggio, nel delineare una mia ipotesi interpretativa sulle relazioni tra filosofia e mito, vorrei ripercorrere tre momenti significativi della storia della filosofia che hanno offerto altrettante possibili declinazioni del concetto di mito. Tali momenti sono: la fondazione teogonica di Schelling; il criticismo di Cassirer; 3. l’approccio simbolista-analitico e il recupero della tradizione neoplatonica.

Schelling, Cassirer e la tradizione neoplatonica. Un approccio storiografico ai diversi modi di intendere la filosofia della mitologia

Coco Emanuele Giuseppe
2017-01-01

Abstract

Scrive Cassirer nel primo volume della Filosofia delle forme simboliche, dedicato al linguaggio, che se la civiltà si dimostra «attiva nella creazione di determinati mondi di immagini, di determinate forme simboliche», la filosofia non deve arroccarsi altrove ma deve, al contrario, «comprenderle e renderle coscienti nel loro fondamentale principio creativo». Un compito di portata non solo intellettuale ma persino esistenziale, se si condivide l’idea che «solo in questa consapevolezza il contenuto della vita si eleva alla sua forma autentica. La vita emerge dalla sfera della mera esistenza data da natura: essa non rimane né un elemento di questa esistenza, né un processo meramente biologico, ma si trasforma e si perfeziona divenendo forma dello spirito».1 In questo saggio, nel delineare una mia ipotesi interpretativa sulle relazioni tra filosofia e mito, vorrei ripercorrere tre momenti significativi della storia della filosofia che hanno offerto altrettante possibili declinazioni del concetto di mito. Tali momenti sono: la fondazione teogonica di Schelling; il criticismo di Cassirer; 3. l’approccio simbolista-analitico e il recupero della tradizione neoplatonica.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/306431
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