A proposito dell’oggetto ‘lingua’

Uno dei maggiori lasciti epistemologici di Saussure è la caratterizzazione dell’oggetto della linguistica come qualcosa di costruito. Quel che esiste come dato empirico è il fatto che gli umani parlano; un oggetto ‘lingua’ non esiste nella realtà: «è il punto di vista che fa l’oggetto». La delicatezza e l’importanza del tema appaiono appena si passa dalla domanda finto-ingenua ‘che cos’è una lingua?’ a quella apparentemente curiosa ma ben più impegnativa ‘che cos’è un’altra lingua?’. Ammesso che si sia riusciti a rispondere alla prima, la risposta crolla non appena ci si provi a individuare dei criteri definitori in funzione della seconda. Possiamo interessarci di nuovo alla questione dell’oggetto della linguistica. Oggi soprattutto che viviamo tra tante lingue incontrandone e mischiandone quante mai prima, ci conviene farlo a partire dalla seconda domanda. Supponiamo allora di sapere già che cos’è una lingua e domandiamoci piuttosto che cos’è un’altra lingua.