Com'è noto, Il De amore di Andrea Cappellano è un'opera che presenta una molteplicità di problemi interpretativi. Il contributo si propone di passare in rassegna non la bibliografia sul De amore, bensì di estrapolare i principali paradigmi interpretativi che hanno caratterizzato la storia ermeneutica dell’opera. Si analizzano non le 'letture' possibili, ma i modelli interpretativi forti, di ‘lunga durata’ e che siano stati ampiamente condivisi dalla comunità scientifica e accademica, dai più 'confortanto' paradigmi ottocenteschi a quelli contemporanei, più 'destabilizzanti'.

Cinque paradigmi per il "De amore"

RAPISARDA, Stefano;
2006-01-01

Abstract

Com'è noto, Il De amore di Andrea Cappellano è un'opera che presenta una molteplicità di problemi interpretativi. Il contributo si propone di passare in rassegna non la bibliografia sul De amore, bensì di estrapolare i principali paradigmi interpretativi che hanno caratterizzato la storia ermeneutica dell’opera. Si analizzano non le 'letture' possibili, ma i modelli interpretativi forti, di ‘lunga durata’ e che siano stati ampiamente condivisi dalla comunità scientifica e accademica, dai più 'confortanto' paradigmi ottocenteschi a quelli contemporanei, più 'destabilizzanti'.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/31809
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