I Trenta gloriosi costituiscono per l’Italia un periodo di trasformazione radicale della società ma anche dello spazio nazionale. Ricostruzione, miracolo economico, stagione della programmazione pongono la classe dirigente nazionale di fronte alla difficile sfida di gestire la crescita tumultuosa, di modernizzare il Bel Paese senza di struggerne i valori paesaggistici e culturali. La dialettica fra sviluppo e conservazione è all’origine di tensioni e scontri che hanno insieme una dimensione politica, istituzionale e culturale. Fra le tante città d’arte e storia scenario di questi processi c’è Siracusa, medio centro della Sicilia orientale dotato di uno straordinario patrimonio storico e archeologico. L’arrivo dell’industria petrolchimica alla fine degli anni quaranta stravolge equilibri secolari e sembra minacciare l’identità stessa della città. L’autrice analizza qui le dinamiche della grande trasformazione che investe la regione siracusana attraverso una ricostruzione minuziosa dei conflitti amministrativi e politici che si sviluppano intorno ad una complessa geografia di luoghi contesi, dando voce, col ricorso costante a una ricca serie di fonti archivistiche, ai molti attori pubblici e privati che ne furono protagonisti. Tra di essi spiccano alcune personalità espressione di una cultura tecnica riformista che operò fra centro e periferia e che vide nella stagione del centrosinistra un’occasione storica di rinnovamento.

Le ”sacre pietre” e le ciminiere. Sviluppo industriale e patrimonio culturale a Siracusa (1945-1976)

Melania Nucifora
2018-01-01

Abstract

I Trenta gloriosi costituiscono per l’Italia un periodo di trasformazione radicale della società ma anche dello spazio nazionale. Ricostruzione, miracolo economico, stagione della programmazione pongono la classe dirigente nazionale di fronte alla difficile sfida di gestire la crescita tumultuosa, di modernizzare il Bel Paese senza di struggerne i valori paesaggistici e culturali. La dialettica fra sviluppo e conservazione è all’origine di tensioni e scontri che hanno insieme una dimensione politica, istituzionale e culturale. Fra le tante città d’arte e storia scenario di questi processi c’è Siracusa, medio centro della Sicilia orientale dotato di uno straordinario patrimonio storico e archeologico. L’arrivo dell’industria petrolchimica alla fine degli anni quaranta stravolge equilibri secolari e sembra minacciare l’identità stessa della città. L’autrice analizza qui le dinamiche della grande trasformazione che investe la regione siracusana attraverso una ricostruzione minuziosa dei conflitti amministrativi e politici che si sviluppano intorno ad una complessa geografia di luoghi contesi, dando voce, col ricorso costante a una ricca serie di fonti archivistiche, ai molti attori pubblici e privati che ne furono protagonisti. Tra di essi spiccano alcune personalità espressione di una cultura tecnica riformista che operò fra centro e periferia e che vide nella stagione del centrosinistra un’occasione storica di rinnovamento.
2018
978-88-917-6013-5
Storia urbana, Italia repubblicana, centro-sinistra, riformismo, tutela del patrimonio,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/326574
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