Ad oltre trent’anni dall’avvento della nutrizione clinica, “tutto e nulla è cambiato”. L’ossimoro e questa apparente contraddizione sta nel fatto che, a fronte dei notevolissimi passi in avanti (riportati oramai appunto da almeno 3 decenni in migliaia di articoli scientifici di ricerca ‘evidence-based’ da tutto il mondo e confermati con sempre nuove positive evidenze dai ‘clinical reports’ più recenti), compiuti dalla nutrizione clinica oro-entero-parenterale e dei corretti supplementi nutrizionali (basti pensare al ruolo crescente delle terapie con pre-probiotici per varie patologie non solo enteriche), che ha cambiato e rafforzato tutto il sapere clinico in merito, nulla o quasi è cambiato nella pratica assistenziale, vista la perdurante scarsa attenzione allo stato di nutrizione del paziente medico e chirurgico, espressa dalla costante crescita relativi alla frequenza crescente e agli elevati valori negativi degli indicatori clinici sistemici, somatometrici e metabolici / di laboratoristici di malnutrizione clinica anche severa. Tale costante crescita della malnutrizione negli ospedali e nelle residenze sanitarie o domiciliari di malati medico-chirurgici è ormai tale che la sua correzione rappresenta ineludibile passaggio per prevenire o trattare complicanze dei pazienti e ridurre frequenti sospensioni dei trattamenti oncologici,ecc.; inoltre per una minore spesa ospedaliera da riduzione di re-ricoveri e tempi di degenza. E’indifferibile avere il coraggio di correggere tale ’presbiopia’ dell’aver sotto gli occhi tale alto grado di diffusa malnutrizione e non intervenire in modo nutrizionalmente completo e corretto; infatti bisogna rivedere con lenti nuove il Paziente, rimettendolo al centro in tutti i suoi fabbisogni compresi quelli nutrizionali. Il Sistema Assistenziale pertanto non può più limitare più la sua pur doverosa attenzione solo alle terapie centrate sulla malattia, trascurando il malato ovverossia non dandogli quei corretti e completi supporti nutrizionali indispensabili a evitargli o ridurre sequele, complicanze e sofferenze evitabili a seguito di terapie chirurgiche, chemiradiobio-oncologiche ed altre.

"LA MALNUTRIZIONE DELLA PORTA ACCANTO-Giornate Catanesi di Nutrizione Clinica"-

RINZIVILLO CALOGERO
Writing – Original Draft Preparation
;
2018-01-01

Abstract

Ad oltre trent’anni dall’avvento della nutrizione clinica, “tutto e nulla è cambiato”. L’ossimoro e questa apparente contraddizione sta nel fatto che, a fronte dei notevolissimi passi in avanti (riportati oramai appunto da almeno 3 decenni in migliaia di articoli scientifici di ricerca ‘evidence-based’ da tutto il mondo e confermati con sempre nuove positive evidenze dai ‘clinical reports’ più recenti), compiuti dalla nutrizione clinica oro-entero-parenterale e dei corretti supplementi nutrizionali (basti pensare al ruolo crescente delle terapie con pre-probiotici per varie patologie non solo enteriche), che ha cambiato e rafforzato tutto il sapere clinico in merito, nulla o quasi è cambiato nella pratica assistenziale, vista la perdurante scarsa attenzione allo stato di nutrizione del paziente medico e chirurgico, espressa dalla costante crescita relativi alla frequenza crescente e agli elevati valori negativi degli indicatori clinici sistemici, somatometrici e metabolici / di laboratoristici di malnutrizione clinica anche severa. Tale costante crescita della malnutrizione negli ospedali e nelle residenze sanitarie o domiciliari di malati medico-chirurgici è ormai tale che la sua correzione rappresenta ineludibile passaggio per prevenire o trattare complicanze dei pazienti e ridurre frequenti sospensioni dei trattamenti oncologici,ecc.; inoltre per una minore spesa ospedaliera da riduzione di re-ricoveri e tempi di degenza. E’indifferibile avere il coraggio di correggere tale ’presbiopia’ dell’aver sotto gli occhi tale alto grado di diffusa malnutrizione e non intervenire in modo nutrizionalmente completo e corretto; infatti bisogna rivedere con lenti nuove il Paziente, rimettendolo al centro in tutti i suoi fabbisogni compresi quelli nutrizionali. Il Sistema Assistenziale pertanto non può più limitare più la sua pur doverosa attenzione solo alle terapie centrate sulla malattia, trascurando il malato ovverossia non dandogli quei corretti e completi supporti nutrizionali indispensabili a evitargli o ridurre sequele, complicanze e sofferenze evitabili a seguito di terapie chirurgiche, chemiradiobio-oncologiche ed altre.
2018
MALNUTRIZIONE, TERAPIE INTEGRATE DI SUPPORTO IN CHIRURGIA ED ONCOLOGIA, NUTRIZIONE ARTIFICIALE ORALE ENTERALE E PARENTERALE
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/328714
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