Nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022, trova spazio l’attenzione per destinazioni emergenti: “città d’arte di minori dimensioni, borghi, piccoli centri e territori rurali, aree protette e parchi, etc.” che “offrono una parte rilevante di patrimonio di alto pregio con una potenziale elevata capacità attrattiva, prevalentemente paesaggistica, ancora non del tutto conosciuta” (MiBACT, 2017a). Il documento rileva contemporaneamente il rischio che una ricerca delle peculiarità locali porti a una eccessiva frammentazione dell’offerta e auspica strumenti di governance efficienti e in grado di favorire l’integrazione con l’agricoltura, l’enogastronomia, la cultura.

I borghi più belli d’Italia. Abruzzo e Molise alla ricerca di modelli di sviluppo sostenibile

S. Cannizzaro
2018-01-01

Abstract

Nel Piano Strategico del Turismo 2017-2022, trova spazio l’attenzione per destinazioni emergenti: “città d’arte di minori dimensioni, borghi, piccoli centri e territori rurali, aree protette e parchi, etc.” che “offrono una parte rilevante di patrimonio di alto pregio con una potenziale elevata capacità attrattiva, prevalentemente paesaggistica, ancora non del tutto conosciuta” (MiBACT, 2017a). Il documento rileva contemporaneamente il rischio che una ricerca delle peculiarità locali porti a una eccessiva frammentazione dell’offerta e auspica strumenti di governance efficienti e in grado di favorire l’integrazione con l’agricoltura, l’enogastronomia, la cultura.
2018
978-88-555-3423-9
Borghi, centri rurali, tradizioni, sviluppo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/335616
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