La famiglia Fagel occupò dal XVI secolo fino alla invasione napoleonica posizioni di grande rilevanza politica ed amministrativa nelle Provincie Unite d’Olanda. In questo lungo ed ininterrotto arco di tempo, la famiglia aveva accumulato una importante collezione libraria, sia per soddisfare i propri interessi culturali, sia per disporre di strumenti da consultare per adempiere ai propri doveri di governo. La collezione Fagel - ancora poco conosciuta e il cui potenziale di ricerca è notevole - documenta attenzione verso la politica e la diplomazia, ma è anche un interessante esempio dei gusti e delle inclinazioni culturali di un raffinato gruppo dirigente nell’Europa della Riforma. La famiglia, ben calata nell’Ancien Régime, sarebbe stata travolta dall’ondata rivoluzionaria che seguì la Rivoluzione francese e dai nuovi regimi instaurati da Napoleone e costretta, tra l’altro, a vendere la biblioteca. Nell’aprile del 1802 la collezione, composta da circa 17 500 volumi, venne, dopo lunghe trattative, finalmente acquistata dal Trinity College di Dublino, che incrementò così di colpo in maniera assai consistente il numero dei volumi posseduti (circa 46 000). Il saggio descrive brevemente la storia della famiglia e della sua ascesa politica e le vicende relative alla vendita. Si sofferma in particolare sulle opere di argomento relativo all’Italia - ancora non sufficientemente studiate e largamente presenti in edizioni in lingua prevalentemente latina ed italiana, ma anche francese, inglese e tedesca - che documentano il rilievo dato da quanti governarono l’Olanda per due secoli verso un’area di grandissimo interesse per il mondo della politica e della cultura.

I Fagel e la loro biblioteca. L'Italia nella collezione di una importante famiglia olandese

SALVO, Carmen
2009-01-01

Abstract

La famiglia Fagel occupò dal XVI secolo fino alla invasione napoleonica posizioni di grande rilevanza politica ed amministrativa nelle Provincie Unite d’Olanda. In questo lungo ed ininterrotto arco di tempo, la famiglia aveva accumulato una importante collezione libraria, sia per soddisfare i propri interessi culturali, sia per disporre di strumenti da consultare per adempiere ai propri doveri di governo. La collezione Fagel - ancora poco conosciuta e il cui potenziale di ricerca è notevole - documenta attenzione verso la politica e la diplomazia, ma è anche un interessante esempio dei gusti e delle inclinazioni culturali di un raffinato gruppo dirigente nell’Europa della Riforma. La famiglia, ben calata nell’Ancien Régime, sarebbe stata travolta dall’ondata rivoluzionaria che seguì la Rivoluzione francese e dai nuovi regimi instaurati da Napoleone e costretta, tra l’altro, a vendere la biblioteca. Nell’aprile del 1802 la collezione, composta da circa 17 500 volumi, venne, dopo lunghe trattative, finalmente acquistata dal Trinity College di Dublino, che incrementò così di colpo in maniera assai consistente il numero dei volumi posseduti (circa 46 000). Il saggio descrive brevemente la storia della famiglia e della sua ascesa politica e le vicende relative alla vendita. Si sofferma in particolare sulle opere di argomento relativo all’Italia - ancora non sufficientemente studiate e largamente presenti in edizioni in lingua prevalentemente latina ed italiana, ma anche francese, inglese e tedesca - che documentano il rilievo dato da quanti governarono l’Olanda per due secoli verso un’area di grandissimo interesse per il mondo della politica e della cultura.
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