Il saggio analizza lo stretto legame del sito dei bagni di Cefalà con la viabilità dell’area; si tratta di un rapporto che costituisce una cifra peculiare del monumento, e che contribuisce ad indirizzare le ipotesi relative alla sua funzione : lo sfruttamento delle virtù terapeutiche della sorgente di acqua calda, si allarga in questa prospettiva a comprendere ulteriori ruoli connessi alle infrastrutture viarie quali assistenza /ospitalità / cura . L’analisi di questo rapporto è condotta tenendo in conto le peculiari dinamiche insediative che interessano questa parte della vallata del Platani tra età islamica e normanna, ampliando la visuale ad un territorio che riveste un ruolo fondamentale per il controllo delle comunicazioni tra est e ovest dell’Isola. Nel lungo periodo lo studio dell’articolazione viaria contribuisce a sottolineare la portata della riorganizzazione normanna e delle infrastrutture di cui si dota, definendo un processo che si snoda già a partire dalla tarda età bizantina e che rappresenta un risultato originale rispetto alla viabilità romana e tardo antica. Nel contempo, la contestualizzazione del monumento, nell’ambito delle divisiones Cephalas, fornisce nuove prospettive di indagine e ulteriori, più cogenti, motivazioni per la sua edificazione; la ricognizione dei pochi dati a disposizione consente di intravedere, soprattutto per la fase normanna, una più stretta e complessa compenetrazione con il territorio circostante, in cui anche lo sfruttamento delle proprietà termali della fonte trova ragione nel quadro di un più ampio utilizzo delle risorse boschive del territorio a ovest di Cefalà, tra Rocca Busambra e Marineo.

I Bagni di Cefalà e la formazione dell’area di strada tra Vicari e Palermo nel Medioevo: una prospettiva territoriale

Lucia Arcifa
2018-01-01

Abstract

Il saggio analizza lo stretto legame del sito dei bagni di Cefalà con la viabilità dell’area; si tratta di un rapporto che costituisce una cifra peculiare del monumento, e che contribuisce ad indirizzare le ipotesi relative alla sua funzione : lo sfruttamento delle virtù terapeutiche della sorgente di acqua calda, si allarga in questa prospettiva a comprendere ulteriori ruoli connessi alle infrastrutture viarie quali assistenza /ospitalità / cura . L’analisi di questo rapporto è condotta tenendo in conto le peculiari dinamiche insediative che interessano questa parte della vallata del Platani tra età islamica e normanna, ampliando la visuale ad un territorio che riveste un ruolo fondamentale per il controllo delle comunicazioni tra est e ovest dell’Isola. Nel lungo periodo lo studio dell’articolazione viaria contribuisce a sottolineare la portata della riorganizzazione normanna e delle infrastrutture di cui si dota, definendo un processo che si snoda già a partire dalla tarda età bizantina e che rappresenta un risultato originale rispetto alla viabilità romana e tardo antica. Nel contempo, la contestualizzazione del monumento, nell’ambito delle divisiones Cephalas, fornisce nuove prospettive di indagine e ulteriori, più cogenti, motivazioni per la sua edificazione; la ricognizione dei pochi dati a disposizione consente di intravedere, soprattutto per la fase normanna, una più stretta e complessa compenetrazione con il territorio circostante, in cui anche lo sfruttamento delle proprietà termali della fonte trova ragione nel quadro di un più ampio utilizzo delle risorse boschive del territorio a ovest di Cefalà, tra Rocca Busambra e Marineo.
2018
978-2-7283-1250-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/361794
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