Con la sentenza 168/2018 la Corte chiude all’elezione diretta nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi. La pronunzia è rivelatrice di un utilizzo delle cc.dd. "leggi di grade riforma economico-sociale", quale limite all'autonomia legislativa delle Regioni a statuto speciale che non si limita ai soli principi, ma che viene esteso spesso anche alla disciplina di dettaglio della richiamate leggi statali. E' evidente, allora, che l'estensione in via interpretativa di tale limite vale a rendere flessibile la competenza regionale delle regioni speciali, bel oltre rispetto a quanto previsto dagli statuti, recepiti con legge costituzionale.
Regione siciliana: speciale, ma non troppo. Con la sentenza 168/2018 la Corte chiude all’elezione diretta nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi (la posizione della Regione siciliana nel giudizio costituzionale)
Felice Giuffrè
2018-01-01
Abstract
Con la sentenza 168/2018 la Corte chiude all’elezione diretta nelle Città metropolitane e nei Liberi consorzi. La pronunzia è rivelatrice di un utilizzo delle cc.dd. "leggi di grade riforma economico-sociale", quale limite all'autonomia legislativa delle Regioni a statuto speciale che non si limita ai soli principi, ma che viene esteso spesso anche alla disciplina di dettaglio della richiamate leggi statali. E' evidente, allora, che l'estensione in via interpretativa di tale limite vale a rendere flessibile la competenza regionale delle regioni speciali, bel oltre rispetto a quanto previsto dagli statuti, recepiti con legge costituzionale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Giuffrè_Regione Siciliana_Speciale ma non troppo 2018.pdf
accesso aperto
Descrizione: Articolo principale
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Dimensione
550.46 kB
Formato
Adobe PDF
|
550.46 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.