Il manoscritto di Natale di Pace è un testo di pregio, la cui ristampa anastatica costituisce oggi l’anima di questo volume, di canto a tre saggi dedicati a chiarire il personaggio che lo scrisse e il contesto storico in cui visse e operò. Realizzati con un approccio interdisciplinare – storia politica, storia culturale storia della scienza e vulcanologia - essi riconsegnano così forma e sostanza a quel personaggio misterioso che fu Natale di Pace, canonico brontese, la cui esistenza s’intrecciò con quella di grandi protagonisti del suo tempo (da Ludovico II Torres, il munifico arcivescovo di Monreale a Luís Mendes de Vasconcelos, Gran Maestro dell’Ordine di Malta, protettore di Caravaggio, ad Emanuele Filiberto di Savoia, principe di sangue reale e viceré di Sicilia al quale l’opera venne dedicata) e, contemporaneamente, alla cultura scientifica e alle vicende geologiche di un vulcano che, allora come ora, riempiva gli uomini di stupore, meraviglia, timore. Inoltre, essi apportano un contributo originale sia sulla diffusione della cultura scientifica nei ceti dirigenti delle città di medie dimensioni, fisicamente vicine al vulcano e alle sue manifestazioni, che attraverso essa cercarono di comprendere la genesi di fenomeni altrimenti misteriosi; sia sulla capacità di quei territori, solo in apparenza “minori”, di entrare in relazione con i maggiori circuiti culturali europei.

Un Secolo di fuoco. Il Seicento e l’Etna nel Compendio di Natale di Pace, Domenico Sanfilippo Editore, Catania 2019

Lina Scalisi;Luigi Ingaliso;Stefano Branca
2019-01-01

Abstract

Il manoscritto di Natale di Pace è un testo di pregio, la cui ristampa anastatica costituisce oggi l’anima di questo volume, di canto a tre saggi dedicati a chiarire il personaggio che lo scrisse e il contesto storico in cui visse e operò. Realizzati con un approccio interdisciplinare – storia politica, storia culturale storia della scienza e vulcanologia - essi riconsegnano così forma e sostanza a quel personaggio misterioso che fu Natale di Pace, canonico brontese, la cui esistenza s’intrecciò con quella di grandi protagonisti del suo tempo (da Ludovico II Torres, il munifico arcivescovo di Monreale a Luís Mendes de Vasconcelos, Gran Maestro dell’Ordine di Malta, protettore di Caravaggio, ad Emanuele Filiberto di Savoia, principe di sangue reale e viceré di Sicilia al quale l’opera venne dedicata) e, contemporaneamente, alla cultura scientifica e alle vicende geologiche di un vulcano che, allora come ora, riempiva gli uomini di stupore, meraviglia, timore. Inoltre, essi apportano un contributo originale sia sulla diffusione della cultura scientifica nei ceti dirigenti delle città di medie dimensioni, fisicamente vicine al vulcano e alle sue manifestazioni, che attraverso essa cercarono di comprendere la genesi di fenomeni altrimenti misteriosi; sia sulla capacità di quei territori, solo in apparenza “minori”, di entrare in relazione con i maggiori circuiti culturali europei.
2019
978-88-85127-63-0
Etna, eruzioni, scienza, religione, Di Pace, Ordine di Malta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/366394
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