L'imballaggio alimentare svolge un ruolo chiave nella protezione e conservazione di tutti i tipi di alimenti. del nitrossido SG1 e di alcune sue alcossiammine. [2], [3] La plastica derivata da fonti petrolifere è stata ed è ancora ampiamente utilizzata come materiale da In conclusione, i risultati ottenuti finora indicano che le tecniche basate sui nitrossidi (NMP) possono imballaggio grazie alla sua economicità, alle buone proprietà barriera verso i gas, e all’ottima resistenza essere applicate con successo anche nella sintesi di materiali da copolimeri ad elevato valore aggiunto meccanica. Il principale svantaggio è la non biodegradabilità, che si traduce in forte inquinamento a base acrilica, con potenziale uso nel campo dell’Ingegneria Tissutale e del Rilascio di Farmaci. ambientale. Inoltre, considerando la natura non rinnovabile del petrolio e il problema dello smaltimento finale dei rifiuti in plastica, le bioplastiche hanno acquisito una crescente importanza negli ultimi anni. In particolare, negli ultimi 10 anni c'è stato un crescente interesse dell'industria del packaging alimentare verso lo sviluppo e l'applicazione di bioplastiche per il settore alimentare. Nonostante la produzione mondiale di bioplastiche sia in costante e continuo aumento, ci sono alcuni svantaggi che ne limitano il In acqua o PBS loro uso: prima di tutto, il maggiore costo delle bioplastiche rispetto agli imballaggi tradizionali; in secondo luogo, ancora più importante, l'uso del terreni adibiti alle coltivazioni per la produzione di bioplastiche rappresenta un grosso ostacolo al loro successo. Inoltre, le proprietà di alcune bioplastiche sono insoddisfacenti, riducendo notevolmente il loro impiego in ambito alimentare. L’acido polilattico (PLA), il più diffuso tra le bioplastiche, anche se caratterizzato da instabilità termica, difficile saldabilità a caldo, fragilità, bassa resistenza allo scorrimento, alta permeabilità al vapor d’acqua e all'ossigeno. Materiali a base di amido e cellulosa, a causa della loro natura idrofila, presentano basse proprietà barriera al vapor d’acqua, responsabile della scarsa processabilità, fragilità, bassa resistenza alla degradazione, stabilità limitata a lungo termine e scarse proprietà meccaniche. La ricerca è stata quindi fortemente stimolata allo studio di nuove soluzioni per il miglioramento delle loro performance e allo sviluppo di nuove bioplastiche. Come riportato da Papageorgiou [1], materie prime vegetali come zuccheri, olio vegetali, acidi organici e gliceroli potrebbero essere utilizzati come monomeri di partenza Sol Gel per la produzione di nuovi polimeri. Uno dei più importanti esempi di monomero estratto da risorse Impaccamento/riorganizzazione micellare Figura 2. Formazione degli Idrogel per la sintesi di polimeri, quale ad esempio il poli(etilene 2,5-furanoato) (PEF), considerato come la più interessante alternativa al poli(etilene tereftalato) (PET). Di conseguenza, l'interesse della ricerca si è Bibliografia Formazione di micelle naturali, come carboidrati e lignina, è l’acido 2,5-furan dicarbossilico (FDCA), utilizzato come monomero esteso verso altri poliesteri a base di acido furan dicarbossilico, sintetizzati utilizzando diversi glicoli, per [1] D. Roy, W.L.A. Brooks, B.S. Sumerlin, Chem. Soc. Rev., 42, 7214-7243, (2013) ottenere materiali con ottime proprietà barriera ai gas, da utilizzare nel packaging alimentare.

Poli(propilene 2,5-tiofenedicarbossilato) vs. Poli(propilene 2,5-furandicarbossilato): due esempi di poliesteri biobased ad elevate proprietà barriera ai gas

V. Siracusa
;
2018-01-01

Abstract

L'imballaggio alimentare svolge un ruolo chiave nella protezione e conservazione di tutti i tipi di alimenti. del nitrossido SG1 e di alcune sue alcossiammine. [2], [3] La plastica derivata da fonti petrolifere è stata ed è ancora ampiamente utilizzata come materiale da In conclusione, i risultati ottenuti finora indicano che le tecniche basate sui nitrossidi (NMP) possono imballaggio grazie alla sua economicità, alle buone proprietà barriera verso i gas, e all’ottima resistenza essere applicate con successo anche nella sintesi di materiali da copolimeri ad elevato valore aggiunto meccanica. Il principale svantaggio è la non biodegradabilità, che si traduce in forte inquinamento a base acrilica, con potenziale uso nel campo dell’Ingegneria Tissutale e del Rilascio di Farmaci. ambientale. Inoltre, considerando la natura non rinnovabile del petrolio e il problema dello smaltimento finale dei rifiuti in plastica, le bioplastiche hanno acquisito una crescente importanza negli ultimi anni. In particolare, negli ultimi 10 anni c'è stato un crescente interesse dell'industria del packaging alimentare verso lo sviluppo e l'applicazione di bioplastiche per il settore alimentare. Nonostante la produzione mondiale di bioplastiche sia in costante e continuo aumento, ci sono alcuni svantaggi che ne limitano il In acqua o PBS loro uso: prima di tutto, il maggiore costo delle bioplastiche rispetto agli imballaggi tradizionali; in secondo luogo, ancora più importante, l'uso del terreni adibiti alle coltivazioni per la produzione di bioplastiche rappresenta un grosso ostacolo al loro successo. Inoltre, le proprietà di alcune bioplastiche sono insoddisfacenti, riducendo notevolmente il loro impiego in ambito alimentare. L’acido polilattico (PLA), il più diffuso tra le bioplastiche, anche se caratterizzato da instabilità termica, difficile saldabilità a caldo, fragilità, bassa resistenza allo scorrimento, alta permeabilità al vapor d’acqua e all'ossigeno. Materiali a base di amido e cellulosa, a causa della loro natura idrofila, presentano basse proprietà barriera al vapor d’acqua, responsabile della scarsa processabilità, fragilità, bassa resistenza alla degradazione, stabilità limitata a lungo termine e scarse proprietà meccaniche. La ricerca è stata quindi fortemente stimolata allo studio di nuove soluzioni per il miglioramento delle loro performance e allo sviluppo di nuove bioplastiche. Come riportato da Papageorgiou [1], materie prime vegetali come zuccheri, olio vegetali, acidi organici e gliceroli potrebbero essere utilizzati come monomeri di partenza Sol Gel per la produzione di nuovi polimeri. Uno dei più importanti esempi di monomero estratto da risorse Impaccamento/riorganizzazione micellare Figura 2. Formazione degli Idrogel per la sintesi di polimeri, quale ad esempio il poli(etilene 2,5-furanoato) (PEF), considerato come la più interessante alternativa al poli(etilene tereftalato) (PET). Di conseguenza, l'interesse della ricerca si è Bibliografia Formazione di micelle naturali, come carboidrati e lignina, è l’acido 2,5-furan dicarbossilico (FDCA), utilizzato come monomero esteso verso altri poliesteri a base di acido furan dicarbossilico, sintetizzati utilizzando diversi glicoli, per [1] D. Roy, W.L.A. Brooks, B.S. Sumerlin, Chem. Soc. Rev., 42, 7214-7243, (2013) ottenere materiali con ottime proprietà barriera ai gas, da utilizzare nel packaging alimentare.
2018
9788879598545
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/366842
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