La città e il paesaggio in generale come anche l’architettura non sono sempre alla portata di tutti. Esistono ampie porzioni di società che non sono considerate come possibili beneficiarie del progetto d’architettura sia alla scala dell’edificio che a quella urbana e paesaggistica. Infatti l’architettura pensata solo come esperienza visuale si preclude ai ciechi e anche a certi ipovedenti. La riduzione del paesaggio, della città e dell’architettura che li compone a mera esperienza visuale corrisponde a una visione semplificata del progetto. Tuttavia abbracciare la complessità del progetto d’architettura impone l’abbandono di un approccio solipsistico o al massimo endogamico a favore di un orientamento dialogico che includa altri saperi e altre conoscenze. Una recente esperienza progettuale condotta con la Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Catania, ci ha imposto un approccio multisensoriale al progetto d’architettura. Per poter svolgere al meglio il compito concordato con l’Unione si è intrapreso un intenso confronto con il presidente della stessa associazione – una pianista e maestra di pianoforte non vedente – e con diversi assistenti, portatori di bisogni e necessità inedite. Dopo una prima conoscenza dei problemi da dover affrontare e data la loro peculiarità si è deciso di raffrontarsi con saperi che lavorano più con gli altri sensi che con la vista. Il compositore-ricercatore che si occupa di analizzare i paesaggi sonori dell’ambiente che ci circonda così come il botanico attento agli odori della natura sono diventati guide imprescindibili per il progetto. Inoltre, le ricerche sulla prossemica e la percezione dello spazio hanno arricchito un’esperienza che è solo all’inizio di un modo di pensare al progetto d’architettura che tende a porsi a servizio dell’intera società, nessun escluso. Si tratta solo di prolegomeni al progetto d’architettura per non vedenti che si vogliono condividere per ulteriori intersezioni e approfondimenti disciplinari e transdisciplinari.

Prolegomeni al progetto d’architettura per non vedenti

Sebastiano D'Urso
;
NICOLOSI, GRAZIA MARIA
2019-01-01

Abstract

La città e il paesaggio in generale come anche l’architettura non sono sempre alla portata di tutti. Esistono ampie porzioni di società che non sono considerate come possibili beneficiarie del progetto d’architettura sia alla scala dell’edificio che a quella urbana e paesaggistica. Infatti l’architettura pensata solo come esperienza visuale si preclude ai ciechi e anche a certi ipovedenti. La riduzione del paesaggio, della città e dell’architettura che li compone a mera esperienza visuale corrisponde a una visione semplificata del progetto. Tuttavia abbracciare la complessità del progetto d’architettura impone l’abbandono di un approccio solipsistico o al massimo endogamico a favore di un orientamento dialogico che includa altri saperi e altre conoscenze. Una recente esperienza progettuale condotta con la Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Catania, ci ha imposto un approccio multisensoriale al progetto d’architettura. Per poter svolgere al meglio il compito concordato con l’Unione si è intrapreso un intenso confronto con il presidente della stessa associazione – una pianista e maestra di pianoforte non vedente – e con diversi assistenti, portatori di bisogni e necessità inedite. Dopo una prima conoscenza dei problemi da dover affrontare e data la loro peculiarità si è deciso di raffrontarsi con saperi che lavorano più con gli altri sensi che con la vista. Il compositore-ricercatore che si occupa di analizzare i paesaggi sonori dell’ambiente che ci circonda così come il botanico attento agli odori della natura sono diventati guide imprescindibili per il progetto. Inoltre, le ricerche sulla prossemica e la percezione dello spazio hanno arricchito un’esperienza che è solo all’inizio di un modo di pensare al progetto d’architettura che tende a porsi a servizio dell’intera società, nessun escluso. Si tratta solo di prolegomeni al progetto d’architettura per non vedenti che si vogliono condividere per ulteriori intersezioni e approfondimenti disciplinari e transdisciplinari.
2019
9788890905490
transdisciplinare, accessibilità, percezione, complessità, multisensoriale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/371659
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