Obiettivo: la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) fornisce informazioni non invasive, in vivo ed in real time sull’eccitabilità corticale e sul funzionamento delle vie neurotrasmettitoriali. Nella malattia di Parkinson è stata evidenziata una compromissione della inibizione (SICI) e della facilitazione intracorticale (ICF) sin dalle fasi iniziali di malattia, sebbene poco sia noto sul disturbo comportamentale in sonno REM (RBD) che può precederne, anche di anni, l’insorgenza. Metodi: sono stati arruolati 14 pazienti RBD (età mediana: 65.5 anni, range 57-69; durata di malattia: 2.5 anni, range 1-4) ed altrettanti soggetti sani paragonati per età (mediana: 65 anni, range 60-70), tutti destrimani e drug-free. Utilizzando un coil focale e registrando dal muscolo primo interosseo dorsale di destra, sono stati acquisiti: soglia motoria a riposo, periodo silente corticale, latenza ed ampiezza dei potenziali evocati motori, tempo di conduzione motorio centrale, SICI ed ICF. Risultati: l’esame neurologico era nella norma in tutti i partecipanti, incluso il funzionamento cognitivo ed il tono dell’umore. Rispetto ai controlli, i pazienti mostravano una significativa sonnolenza diurna (Epworth Sleepiness Scale: mediana 4, range 3-9 vs. 2, range 0-5; p <0.05) ed una riduzione della ICF (mediana 0.8 mV, range 0.5-1.4 vs. 1.9 mV, range 1.4-2.3; p <0.01). Le altre misure TMS non differivano tra i due gruppi, sebbene la SICI mostrava un trend verso la riduzione nei pazienti (mediana: 0.55 mV, range 0,1-1,4 vs. 0.25 mV, range 0.1-0.3), con un large effect size (Cohen’s d: -0.848). Conclusioni: questi dati, ancorché su un campione ristretto, suggeriscono la presenza subclinica ed in veglia di un’alterazione elettrocorticale nella RBD simile alla fase iniziale della malattia di Parkinson. Ciò potrebbe indicare che, in pazienti asintomatici, la compromissione della ICF e verosimilmente anche della SICI (le cui attività sono prevalentemente mediate dalla neurotrasmissione glutammatergica e GABAergica rispettivamente), possano precedere lo sviluppo di una sindrome parkinsoniana.

Facilitatory/inhibitory intracortical imbalance in REM-sleep Behavior Disorder: markers elettrofisiologici precoci di neurodegenerazione?

Lanza G
Primo
;
Pennisi M;Bella R;Pennisi G
Penultimo
;
2019-01-01

Abstract

Obiettivo: la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) fornisce informazioni non invasive, in vivo ed in real time sull’eccitabilità corticale e sul funzionamento delle vie neurotrasmettitoriali. Nella malattia di Parkinson è stata evidenziata una compromissione della inibizione (SICI) e della facilitazione intracorticale (ICF) sin dalle fasi iniziali di malattia, sebbene poco sia noto sul disturbo comportamentale in sonno REM (RBD) che può precederne, anche di anni, l’insorgenza. Metodi: sono stati arruolati 14 pazienti RBD (età mediana: 65.5 anni, range 57-69; durata di malattia: 2.5 anni, range 1-4) ed altrettanti soggetti sani paragonati per età (mediana: 65 anni, range 60-70), tutti destrimani e drug-free. Utilizzando un coil focale e registrando dal muscolo primo interosseo dorsale di destra, sono stati acquisiti: soglia motoria a riposo, periodo silente corticale, latenza ed ampiezza dei potenziali evocati motori, tempo di conduzione motorio centrale, SICI ed ICF. Risultati: l’esame neurologico era nella norma in tutti i partecipanti, incluso il funzionamento cognitivo ed il tono dell’umore. Rispetto ai controlli, i pazienti mostravano una significativa sonnolenza diurna (Epworth Sleepiness Scale: mediana 4, range 3-9 vs. 2, range 0-5; p <0.05) ed una riduzione della ICF (mediana 0.8 mV, range 0.5-1.4 vs. 1.9 mV, range 1.4-2.3; p <0.01). Le altre misure TMS non differivano tra i due gruppi, sebbene la SICI mostrava un trend verso la riduzione nei pazienti (mediana: 0.55 mV, range 0,1-1,4 vs. 0.25 mV, range 0.1-0.3), con un large effect size (Cohen’s d: -0.848). Conclusioni: questi dati, ancorché su un campione ristretto, suggeriscono la presenza subclinica ed in veglia di un’alterazione elettrocorticale nella RBD simile alla fase iniziale della malattia di Parkinson. Ciò potrebbe indicare che, in pazienti asintomatici, la compromissione della ICF e verosimilmente anche della SICI (le cui attività sono prevalentemente mediate dalla neurotrasmissione glutammatergica e GABAergica rispettivamente), possano precedere lo sviluppo di una sindrome parkinsoniana.
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