Nella primavera del 192 d.C. le fiamme di uno spaventoso incendio divampato a Roma inghiottirono numerosi edifici situati nell’area del Palatino. La tragica circostanza – invero tutt’altro che infrequente nella capitale dell’Impero – ebbe in questa specifica occasione conseguenze fatali anche per la conservazione e la trasmissione del sapere. Il fuoco, infatti, devastò irrimediabilmente non soltanto le biblioteche pubbliche della città, ma anche la ricchissima collezione privata di testi appartenuti a Galeno, medico illustre e intellettuale coltissimo, il quale del doloroso evento restituisce una testimonianza accorata – in perfetta sintonia con la successiva tradizione storiografica (Cassio Dione, Erodiano, Historia Augusta) ostile a Commodo – poco studiata e soprattutto preziosa, in quanto ricca di particolari assenti nelle altre fonti letterarie relative al disastro e indispensabili per comprendere la dinamica dell’evento calamitoso (a.), le modalità di conservazione e custodia dei beni di Galeno (b.) e, ultimo ma non meno importante aspetto, la reazione del medico di fronte alle avversità e il suo personale metro di valutazione delle sciagure (c.).

Libri in fiamme nella Roma di Commodo: bilancio di un disastro

Gaetano Arena
2019-01-01

Abstract

Nella primavera del 192 d.C. le fiamme di uno spaventoso incendio divampato a Roma inghiottirono numerosi edifici situati nell’area del Palatino. La tragica circostanza – invero tutt’altro che infrequente nella capitale dell’Impero – ebbe in questa specifica occasione conseguenze fatali anche per la conservazione e la trasmissione del sapere. Il fuoco, infatti, devastò irrimediabilmente non soltanto le biblioteche pubbliche della città, ma anche la ricchissima collezione privata di testi appartenuti a Galeno, medico illustre e intellettuale coltissimo, il quale del doloroso evento restituisce una testimonianza accorata – in perfetta sintonia con la successiva tradizione storiografica (Cassio Dione, Erodiano, Historia Augusta) ostile a Commodo – poco studiata e soprattutto preziosa, in quanto ricca di particolari assenti nelle altre fonti letterarie relative al disastro e indispensabili per comprendere la dinamica dell’evento calamitoso (a.), le modalità di conservazione e custodia dei beni di Galeno (b.) e, ultimo ma non meno importante aspetto, la reazione del medico di fronte alle avversità e il suo personale metro di valutazione delle sciagure (c.).
2019
978-88-917-8911-2
In the spring of 192 AD the flames of a frightful fire in Rome swallowed up numerous buildings located in the Palatine area. The tragic circumstance – indeed far from infrequent in the capital of the Empire – had on this specific occasion fatal consequences also for the preservation and transmission of knowledge. The fire, in fact, irremediably devastated not only the public libraries of the city, but also the very rich private collection of texts that belonged to Galen, an illustrious physician and a highly educated intellectual, who brings back a heartfelt testimony – in perfect harmony with the successive historiographical tradition (Cassius Dio, Herodian, Historia Augusta) hostile to Commodus – little studied and above all precious, as rich in details absent in other literary sources related to the disaster and indispensable to understand the dynamics of the calamitous event (a.), the modalities of preservation and custody of the assets of Galen (b.) and, last but not least, the reaction of the physician in the face of adversity and his personal evaluation of disasters (c.).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/372465
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