Frazionamento “abusivo” del credito e controllo giudiziale sull’interesse ad agire

Lo studio analizza l’orientamento delle S.U. che circoscrive la consolidata equazione giurisprudenziale “frazionamento del credito- abuso del diritto” all’ipotesi di pretesa parziale di un singolo credito: nel caso essa riguardi più crediti derivanti dal medesimo titolo l’abuso ricorrerebbe infatti solo in difetto di un “interesse oggettivo”. Senza negare biasimo ad un esercizio ingiustificatamente gravoso dell’azione processuale, l’indagine per un verso rileva la sicura vigenza di un principio di eseguibilità parziale della prestazione e, per altro verso, sottolinea come nel sistema processual-civilistico l’unico interesse che può dirsi oggettivo coincide con quella condizione dell’azione definita “bisogno di tutela giurisdizionale”: ogni ulteriore controllo traducendosi in un’indagine sulle intenzioni o sulla “meritevolezza della tutela” che, talora assunto come “filtro” delle condotte abusive, non troverebbe però ingresso nel sistema nemmeno tramite l’art. 100 c.p.c.