INTRODUZIONE I vaccini costituiscono uno strumento di prevenzione a tutela della salute del singolo e della collettività. Nel 1995 il papilloma virus (HPV) è stato riconosciuto dall’IARC cancerogeno per l’uomo relativamente ai distretti ano-genitale e testa-collo. Lo scopo dello studio era stimare la frequenza dei genitori esitanti nei confronti della vaccinazione in generale, e in particolare della vaccinazione anti-HPV, e identificarne i fattori predittivi ad essa associati. MATERIALI E METODI Abbiamo organizzato uno studio osservazionale tipo survey. Il reclutamento dei genitori è stato effettuato, da marzo a maggio 2018, presso gli ambulatori dei pediatri di libera scelta e nelle scuole elementari. L’esitazione dei genitori nei confronti delle vaccinazioni è stata stimata tramite il PACVscore (Parent Attitudes About Childhood Vaccines), con una scala da 0 a 100. Il campione è stato suddiviso in due gruppi: alta esitazione (AE) e bassa esitazione (BE). Le caratteristiche socio-demografiche, le conoscenze relative all’HPV e alla vaccinazione anti-HPV sono state raccolte tramite un questionario costruito ad hoc. RISULTATI Sono stati reclutati 471 genitori (77,7% mamme) di età media pari a 42±9 anni. Il 92,4% era sposato/ convivente, il 23,8% casalinghe e il 52,7% diplomato. La mediana del PACV score era pari a 33,3 per un totale di 126 genitori (26,8%) con uno score ≥ 50, ovvero esitanti alla vaccinazione. È stata rilevata un’associazione inversa fra la frequenza dei genitori esitanti e il titolo di studio (p=0,001; V di Cramer = 0,174). Il 54,8% del gruppo BE dichiarava di usare come canale informativo per l’HPV e relativa vaccinazione prevalentemente il medico (60,7%) a differenza del gruppo AE (medici/amici: 30,9% e internet: 25,5%). È stata rilevata una correlazione positiva altamente significativa fra l’esitazione a vaccinare e i livelli di conoscenza sia dell’HPV (Rho 0.185, p= 0.000, n = 469) che del vaccino (Rho 0.502, p= 0.000, n = 469). Il 90% dei soggetti (424/471) non aveva ricevuto la vaccinazione: questa percentuale comprendeva sia soggetti non vaccinati sia quelli il cui genitore non ne aveva ricordo. I motivi principali della mancata vaccinazione erano: gruppo AE (36,9%) “Non ne ero a conoscenza”, gruppo BE (40,7%) “Credo sia prematuro per mia figlia/o parlare di MST” Entrambi i gruppi erano concordi sulla necessità di migliorare le informazioni sul vaccino. CONCLUSIONI Incrementare le campagne informative riguardo l’HPV e le malattie ad esso correlate, favorendo contestualmente una corretta informazione sulla relativa vaccinazione, sembrerebbe essere una strategia per ridurre il livello di esitazione dei genitori.

Indagine sui livelli di esitazione dei genitori a vaccinare in generale e nei confronti della vaccinazione anti-HPV e relativi predittori

A. Giarratana;V. Altadonna;A. Cristaldi;M. Ferrante;M. Fiore
2018-01-01

Abstract

INTRODUZIONE I vaccini costituiscono uno strumento di prevenzione a tutela della salute del singolo e della collettività. Nel 1995 il papilloma virus (HPV) è stato riconosciuto dall’IARC cancerogeno per l’uomo relativamente ai distretti ano-genitale e testa-collo. Lo scopo dello studio era stimare la frequenza dei genitori esitanti nei confronti della vaccinazione in generale, e in particolare della vaccinazione anti-HPV, e identificarne i fattori predittivi ad essa associati. MATERIALI E METODI Abbiamo organizzato uno studio osservazionale tipo survey. Il reclutamento dei genitori è stato effettuato, da marzo a maggio 2018, presso gli ambulatori dei pediatri di libera scelta e nelle scuole elementari. L’esitazione dei genitori nei confronti delle vaccinazioni è stata stimata tramite il PACVscore (Parent Attitudes About Childhood Vaccines), con una scala da 0 a 100. Il campione è stato suddiviso in due gruppi: alta esitazione (AE) e bassa esitazione (BE). Le caratteristiche socio-demografiche, le conoscenze relative all’HPV e alla vaccinazione anti-HPV sono state raccolte tramite un questionario costruito ad hoc. RISULTATI Sono stati reclutati 471 genitori (77,7% mamme) di età media pari a 42±9 anni. Il 92,4% era sposato/ convivente, il 23,8% casalinghe e il 52,7% diplomato. La mediana del PACV score era pari a 33,3 per un totale di 126 genitori (26,8%) con uno score ≥ 50, ovvero esitanti alla vaccinazione. È stata rilevata un’associazione inversa fra la frequenza dei genitori esitanti e il titolo di studio (p=0,001; V di Cramer = 0,174). Il 54,8% del gruppo BE dichiarava di usare come canale informativo per l’HPV e relativa vaccinazione prevalentemente il medico (60,7%) a differenza del gruppo AE (medici/amici: 30,9% e internet: 25,5%). È stata rilevata una correlazione positiva altamente significativa fra l’esitazione a vaccinare e i livelli di conoscenza sia dell’HPV (Rho 0.185, p= 0.000, n = 469) che del vaccino (Rho 0.502, p= 0.000, n = 469). Il 90% dei soggetti (424/471) non aveva ricevuto la vaccinazione: questa percentuale comprendeva sia soggetti non vaccinati sia quelli il cui genitore non ne aveva ricordo. I motivi principali della mancata vaccinazione erano: gruppo AE (36,9%) “Non ne ero a conoscenza”, gruppo BE (40,7%) “Credo sia prematuro per mia figlia/o parlare di MST” Entrambi i gruppi erano concordi sulla necessità di migliorare le informazioni sul vaccino. CONCLUSIONI Incrementare le campagne informative riguardo l’HPV e le malattie ad esso correlate, favorendo contestualmente una corretta informazione sulla relativa vaccinazione, sembrerebbe essere una strategia per ridurre il livello di esitazione dei genitori.
2018
vaccinazione anti-HPV
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/375349
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