Ilpresente studio si propone di analizzare le dinamiche sociali e politiche del popolo napoletano nella sua complessità durante il 1799. Certamente questo periodo è stato analizzato da numerosi e illustri storici da Benedetto Croce fino agli studi curati e raccolti da Anna Maria Rao (Napoli 1799. Fra Storia e Storiografi, Vivarium, 2002) descrivendoci questo tragico periodo spesso attraverso la voce di protagonisti martiri appartenenti alla classe degli intellettuali. L’intervento mirerà, in particolar modo, ad evidenziare ed esaminare la complessa ‘posizione di confine’ di Eleonora Fonseca Pimentel tra gli intellettuali e la plebe napoletana nel tormentato anno 1799. Napoli a quel tempo probabilmente non era ancora pronta a recepire il dirompente messaggio rivoluzionario di Eleonora, fervida sostenitrice di una società libera. Focalizzando l’attenzione sia alle opinioni sul popolo sia alle esortazioni liberali espresse da Eleonora Fonseca Pimentel nei numeri del suo Monitore Napoletano emerge l’atteggiamento inerte della plebe di unirsi agli intellettuali rivoluzionari determinando così il fallimento del tentativo repubblicano. Senza il duplice tradimento della classe dirigente e della plebe probabilmente la Repubblica napoletana non avrebbe cessato di esistere.
Discorsi di frontiera: Eleonora de Fonseca Pimentel nella Napoli rivoluzionaria
RECCA CINZIAPrimo
2019-01-01
Abstract
Ilpresente studio si propone di analizzare le dinamiche sociali e politiche del popolo napoletano nella sua complessità durante il 1799. Certamente questo periodo è stato analizzato da numerosi e illustri storici da Benedetto Croce fino agli studi curati e raccolti da Anna Maria Rao (Napoli 1799. Fra Storia e Storiografi, Vivarium, 2002) descrivendoci questo tragico periodo spesso attraverso la voce di protagonisti martiri appartenenti alla classe degli intellettuali. L’intervento mirerà, in particolar modo, ad evidenziare ed esaminare la complessa ‘posizione di confine’ di Eleonora Fonseca Pimentel tra gli intellettuali e la plebe napoletana nel tormentato anno 1799. Napoli a quel tempo probabilmente non era ancora pronta a recepire il dirompente messaggio rivoluzionario di Eleonora, fervida sostenitrice di una società libera. Focalizzando l’attenzione sia alle opinioni sul popolo sia alle esortazioni liberali espresse da Eleonora Fonseca Pimentel nei numeri del suo Monitore Napoletano emerge l’atteggiamento inerte della plebe di unirsi agli intellettuali rivoluzionari determinando così il fallimento del tentativo repubblicano. Senza il duplice tradimento della classe dirigente e della plebe probabilmente la Repubblica napoletana non avrebbe cessato di esistere.File | Dimensione | Formato | |
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