Regolazione dell’uso dell’acqua a scopo irriguo: opzioni ed effetti negli scenari post riforma 2003

Lo studio della gestione dell’acqua in agricoltura ha riscontrato una forte attenzione nell’ultimo decennio in virtù delle ricorrenti crisi idriche e della riforma del quadro normativo comunitario relativo alle acque (direttiva CE 60/2000). La riforma 2003 della Politica agricola comunitaria (PAC) e le successive riforme i politica agraria di liberalizzazione del settore agricolo hanno imposto di riconsiderare il problema dell’irrigazione come determinante sia della sostenibilità economica, sia della competitività del settore. A loro volta, sia i problemi di scarsità idrica, sia le difficoltà economiche del settore agricolo possono ripercuotersi sulla gestione economica dei consorzi di bonifica e irrigazione, rischiando così di vanificare l’importanza dell’operato e dell’esperienza capitalizzati nel corso di decenni, e che ancora potrebbero svolgere un ruolo attivo per favorire lo sviluppo economico del territorio. L’obiettivo del presente contributo risiede nella valutazione degli effetti di diverse scelte di tariffazione dell’acqua negli scenari di riforma dell’OCM ortofrutta in tre aree irrigue italiane. Le aree di studio identificate sono localizzate nei consorzi di bonifica della Romagna Occidentale, della Capitanata e 10 Siracusa. La metodologia è basata sulla simulazione degli effetti delle misure di politica irrigua mediante modelli di programmazione lineare a livello territoriale. I primi risultati, pur nella specificità di ogni area, evidenziano la necessità di riconsiderare le modalità di utilizzo dell’acqua per la salvaguardia della risorsa idrica, per il mantenimento della competitività del settore, e per la tutela dell’operato dei consorzi irrigui.