La nozione di materia, intesa come "possibilitas absoluta", viene percepita da Clarembaldo come nozione squisitamente filosofica, cioè come elemento di una struttura teorica rigorosa e risultato di un'accumulazione cognitiva di lungo periodo non sottoposta a rotture né passibile di modifiche alla luce del pensiero religioso, e quindi neutra sul piano ideologico anche se risalente alla cultura pagana, sulla scorta di Teodorico di Chartres, che la collega a Platone, e del "filtro" costituito da Agostino e dal cosiddetto "neoplatonismo latino" della tarda antichità.

La Nozione di Materia in Clarembaldo di Arras

MARTELLO, Concetto
2000-01-01

Abstract

La nozione di materia, intesa come "possibilitas absoluta", viene percepita da Clarembaldo come nozione squisitamente filosofica, cioè come elemento di una struttura teorica rigorosa e risultato di un'accumulazione cognitiva di lungo periodo non sottoposta a rotture né passibile di modifiche alla luce del pensiero religioso, e quindi neutra sul piano ideologico anche se risalente alla cultura pagana, sulla scorta di Teodorico di Chartres, che la collega a Platone, e del "filtro" costituito da Agostino e dal cosiddetto "neoplatonismo latino" della tarda antichità.
2000
platonismo; natura; esegesi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/47943
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