This essay draws attention to an unedited aspect of the prominent figure of Tullio Ascarelli. It concerns his collaboration with “La Giustizia Penale”, a dynamic law journal of widespread circulation in Italy. During the years of 1925 to 1938, the jurist worked as one of the editors of the Bibliographic section, publishing many reviews, abstracts and references (774 notes, transcribed and indexed by myself) on the most varied fields of juridical knowledge. We claim that these minor writings are a valuable supplement to Ascarelli’s major legal works and in addition they are useful to decipher his ability to thematize (i.e. problematize) the concrete historical contexts of European legal thought. To bolster this thesis, we show how these minor writings reveal his sharpness of historical outlook, his fondness for comparison, his inclination towards the Theory of interpretation and — a fact not yet studied — his mastery in dealing with German criminal law in the crucial years from the Weimar Republic to the Third Reich.

Questo libro assume ad oggetto un aspetto, mai esplorato prima, della straordinaria figura intellettuale e umana di Ascarelli. Riguarda la sua collaborazione — tra il 1925 e il 1938 — a «La Giustizia Penale», una vivacissima rivista giuridica di grande diffusione in Italia. Per quattordici anni collaborò alla sezione “Bollettino Bibliografico”, pubblicando moltissime recensioni, schede e segnalazioni (774 note, da me trascritte e indicizzate) sui più svariati campi del sapere giuridico. Si tratta ovviamente di scritti minori, dove però è possibile “decifrare” la sua capacità di tematizzare (i.e. problematizzare) i concreti contesti storici del pensiero giuridico europeo. Molte pagine, in cui si danno a vedere la sua acutezza di sguardo storico, l’amore per la comparazione, l’inclinazione alla Teoria dell’interpretazione e — dato non ancora studiato — la sua maestria nel trattare, con toni privi di enfasi e di asprezze, del diritto penale tedesco, in anni cruciali dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich.

Letture corsare di Tullio Ascarelli. Penalisti e criminologi da Weimar al Terzo Reich

Francesco Migliorino
2021-01-01

Abstract

This essay draws attention to an unedited aspect of the prominent figure of Tullio Ascarelli. It concerns his collaboration with “La Giustizia Penale”, a dynamic law journal of widespread circulation in Italy. During the years of 1925 to 1938, the jurist worked as one of the editors of the Bibliographic section, publishing many reviews, abstracts and references (774 notes, transcribed and indexed by myself) on the most varied fields of juridical knowledge. We claim that these minor writings are a valuable supplement to Ascarelli’s major legal works and in addition they are useful to decipher his ability to thematize (i.e. problematize) the concrete historical contexts of European legal thought. To bolster this thesis, we show how these minor writings reveal his sharpness of historical outlook, his fondness for comparison, his inclination towards the Theory of interpretation and — a fact not yet studied — his mastery in dealing with German criminal law in the crucial years from the Weimar Republic to the Third Reich.
2021
978-88-28-83150-1
Questo libro assume ad oggetto un aspetto, mai esplorato prima, della straordinaria figura intellettuale e umana di Ascarelli. Riguarda la sua collaborazione — tra il 1925 e il 1938 — a «La Giustizia Penale», una vivacissima rivista giuridica di grande diffusione in Italia. Per quattordici anni collaborò alla sezione “Bollettino Bibliografico”, pubblicando moltissime recensioni, schede e segnalazioni (774 note, da me trascritte e indicizzate) sui più svariati campi del sapere giuridico. Si tratta ovviamente di scritti minori, dove però è possibile “decifrare” la sua capacità di tematizzare (i.e. problematizzare) i concreti contesti storici del pensiero giuridico europeo. Molte pagine, in cui si danno a vedere la sua acutezza di sguardo storico, l’amore per la comparazione, l’inclinazione alla Teoria dell’interpretazione e — dato non ancora studiato — la sua maestria nel trattare, con toni privi di enfasi e di asprezze, del diritto penale tedesco, in anni cruciali dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich.
Tullio Ascarelli, La Giustizia Penale, Weimar, Terzo Reich, penalistica tedesca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/508369
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