Pantelleria is a little island characterized by a marginality both physics and economic. It is a virtual borderline dividing the two sides of the Mediterranean sea and at the same time is point of contact of different cultures and civilizations. The Arabians traces give to the island an unique culture: the linguistic infiltration in the dialect; the names of zones and towns; the terraces and the little drywall; the typical rural houses called dammusi with their domed roof; the citrus, hemp and cotton farming; the production of typical liquors as zibibbo and passito. The cultural mixing of all these elements gives an unique view, as a consequence of the union between the agricultural characteristic of the island, the fertility of the volcanic land and the persistence of the people that have subdued the hostile land to their necessities.

Pantelleria, isola minore caratterizzata da una marginalità sia fisica che economica, si configura come ‘luogo-limite’ di una frontiera virtuale che separa le due sponde del Mediterraneo ma, al contempo, punto di contatto tra culture e civiltà diverse. Le tracce materiali e immateriali lasciate soprattutto dalla presenza araba hanno conferito all’isola caratteri di unicità culturale: le infiltrazioni linguistiche nel dialetto; i toponimi di località, contrade e centri abitati; i terrazzamenti e i muretti a secco; i dammusi, tipiche case rurali pantesche dal tetto a cupola; la coltivazione degli agrumi, della canapa, del cotone; la produzione del passito e dello zibibbo. La rielaborazione culturale di questi elementi produce un paesaggio unico, frutto del connubio tra le caratteristiche fisiche di un’isola tradizionalmente votata all’agricoltura, che alla fertilità del suolo vulcanico contrappone una sete cronica, e la tenacia dei panteschi che hanno piegato alle loro esigenze un territorio essenzialmente ostile.

Pantelleria: i segni della cultura nel territorio

RIZZO, Concetta
2006-01-01

Abstract

Pantelleria is a little island characterized by a marginality both physics and economic. It is a virtual borderline dividing the two sides of the Mediterranean sea and at the same time is point of contact of different cultures and civilizations. The Arabians traces give to the island an unique culture: the linguistic infiltration in the dialect; the names of zones and towns; the terraces and the little drywall; the typical rural houses called dammusi with their domed roof; the citrus, hemp and cotton farming; the production of typical liquors as zibibbo and passito. The cultural mixing of all these elements gives an unique view, as a consequence of the union between the agricultural characteristic of the island, the fertility of the volcanic land and the persistence of the people that have subdued the hostile land to their necessities.
2006
88-555-2877-7
Pantelleria, isola minore caratterizzata da una marginalità sia fisica che economica, si configura come ‘luogo-limite’ di una frontiera virtuale che separa le due sponde del Mediterraneo ma, al contempo, punto di contatto tra culture e civiltà diverse. Le tracce materiali e immateriali lasciate soprattutto dalla presenza araba hanno conferito all’isola caratteri di unicità culturale: le infiltrazioni linguistiche nel dialetto; i toponimi di località, contrade e centri abitati; i terrazzamenti e i muretti a secco; i dammusi, tipiche case rurali pantesche dal tetto a cupola; la coltivazione degli agrumi, della canapa, del cotone; la produzione del passito e dello zibibbo. La rielaborazione culturale di questi elementi produce un paesaggio unico, frutto del connubio tra le caratteristiche fisiche di un’isola tradizionalmente votata all’agricoltura, che alla fertilità del suolo vulcanico contrappone una sete cronica, e la tenacia dei panteschi che hanno piegato alle loro esigenze un territorio essenzialmente ostile.
cultura; insularità; pantelleria
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/58764
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