Public "discourse" has played a central role in historical debate on the contemporary Middle East. It is also inserted on a long-term intellectual paradigm, namely "Orientalism", as described by Edward Said. Within this context, it was thanks to George Antonius' The Arab Awakening, published in 1938, that, for the first time, not only the standards of an Arab "political question" but also the terms for a new historiographical insight could be posed. However, the article's main issue is not focused on Antonius's thesis. Rather it aims at re-thinking Middle East historiography outlining the influence that Antonius and his book have had on the intellectual background of the two most important scholars in history of the contemporary Middle East: Albert Hourani and Elie Kedourie. Whether opposing its arguments (Kedourie) or following its wake (Hourani), for both scholars the importance of The Arab Awakening went far beyond the merits or demerits of the text. Hourani and Kedourie represent a fundamental starting point in historiography: well before any post-colonial analysis, they both took a distance from an "orientalist" form of representation, prevailing at the time of their writing, laying the foundations for a new area of studies.

Nella formazione del Medio Oriente contemporaneo, il «discorso» storiografico ha giocato fin dall’inizio un ruolo centrale nel dibattito pubblico innestandosi su un paradigma intellettuale di più lungo periodo che Edward Said ha definito come "Orientalismo". In questo contesto la pubblicazione nel 1938 di The Arab Awakening di George Antonius ha rappresentato per la storiografia sul Medio oriente contemporaneo un fondamentale punto di partenza. Obiettivo dell'intervento, tuttavia, non è quello di tornare sulle tesi di Antonius ma di ragionare sul nazionalismo arabo e sull'orientalismo attraverso la delineazione dell'influenza che la figura di Antonius e il suo libro hanno avuto sul percorso intellettuale dei due studiosi più importanti della storia del Medio Oriente contemporaneo, Albert Hourani ed Elie Kedourie. Entrambi, nati nella regione mediorientale ed emigrati in Gran Bretagna. Questi sia che si siano contrapposti al lavoro di Antonius sia che si siano mantenuti sulla sua scia, furono, in ogni caso, capaci di uscire fuori dagli schemi dell'orientalismo allora imperante ben prima delle analisi postcoloniali, gettando le basi di un nuovo settore di studi. Il rilievo di The Arab Awakening, andava così ben oltre i meriti o i demeriti del testo. Grazie ad Antonius poterono essere fissati per la prima volta i parametri di una «questione» araba, ma anche i termini di un nuovo sguardo storiografico: la storiografia inaugurata da Kedourie e Hourani, basata sull'indagine dei contesti intellettuali, delle condizioni sociali o dei rapporti di forza diplomatici, una storiografia che contribuì, in maniera determinante seppure indiretta, al disvelamento, nell'Orientalismo classico, del legame tra rappresentazione culturale e potere politico. Sulla scia di Antonius poterono insomma maturare le condizioni per un’analisi del tutto nuova del Medio Oriente contemporaneo insieme alla messa a fuoco e alla critica della categoria di «orientalismo».

Una storiografia oltre l'orientalismo

DI GREGORIO, Giuseppa
2010-01-01

Abstract

Public "discourse" has played a central role in historical debate on the contemporary Middle East. It is also inserted on a long-term intellectual paradigm, namely "Orientalism", as described by Edward Said. Within this context, it was thanks to George Antonius' The Arab Awakening, published in 1938, that, for the first time, not only the standards of an Arab "political question" but also the terms for a new historiographical insight could be posed. However, the article's main issue is not focused on Antonius's thesis. Rather it aims at re-thinking Middle East historiography outlining the influence that Antonius and his book have had on the intellectual background of the two most important scholars in history of the contemporary Middle East: Albert Hourani and Elie Kedourie. Whether opposing its arguments (Kedourie) or following its wake (Hourani), for both scholars the importance of The Arab Awakening went far beyond the merits or demerits of the text. Hourani and Kedourie represent a fundamental starting point in historiography: well before any post-colonial analysis, they both took a distance from an "orientalist" form of representation, prevailing at the time of their writing, laying the foundations for a new area of studies.
2010
Nella formazione del Medio Oriente contemporaneo, il «discorso» storiografico ha giocato fin dall’inizio un ruolo centrale nel dibattito pubblico innestandosi su un paradigma intellettuale di più lungo periodo che Edward Said ha definito come "Orientalismo". In questo contesto la pubblicazione nel 1938 di The Arab Awakening di George Antonius ha rappresentato per la storiografia sul Medio oriente contemporaneo un fondamentale punto di partenza. Obiettivo dell'intervento, tuttavia, non è quello di tornare sulle tesi di Antonius ma di ragionare sul nazionalismo arabo e sull'orientalismo attraverso la delineazione dell'influenza che la figura di Antonius e il suo libro hanno avuto sul percorso intellettuale dei due studiosi più importanti della storia del Medio Oriente contemporaneo, Albert Hourani ed Elie Kedourie. Entrambi, nati nella regione mediorientale ed emigrati in Gran Bretagna. Questi sia che si siano contrapposti al lavoro di Antonius sia che si siano mantenuti sulla sua scia, furono, in ogni caso, capaci di uscire fuori dagli schemi dell'orientalismo allora imperante ben prima delle analisi postcoloniali, gettando le basi di un nuovo settore di studi. Il rilievo di The Arab Awakening, andava così ben oltre i meriti o i demeriti del testo. Grazie ad Antonius poterono essere fissati per la prima volta i parametri di una «questione» araba, ma anche i termini di un nuovo sguardo storiografico: la storiografia inaugurata da Kedourie e Hourani, basata sull'indagine dei contesti intellettuali, delle condizioni sociali o dei rapporti di forza diplomatici, una storiografia che contribuì, in maniera determinante seppure indiretta, al disvelamento, nell'Orientalismo classico, del legame tra rappresentazione culturale e potere politico. Sulla scia di Antonius poterono insomma maturare le condizioni per un’analisi del tutto nuova del Medio Oriente contemporaneo insieme alla messa a fuoco e alla critica della categoria di «orientalismo».
Orientalismo; Medio Oriente; Storiografia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/6029
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