The article deals with the complex relationship between colonized and colonizers, by examining everyday life in the Tunisian countryside. The focus is on a Catholic mission in the fertile Medjerda Valley from 1896 to 1975. A micro-historical approach is privileged in order to grasp both antagonism and convergences, thus overcoming a binary perspective. Primary sources have included the archives of the Society of Missionaries of Africa. Interviews in the field (in the village of Thibar) subsequently allowed us to question the colonial legacy. To this day, acceptance by local people of missionary humanitarian and economic activities coexists with refusal of the propagation of the Gospel.

L’articolo affronta la complessa relazione tra colonizzati e colonizzatori, analizzando la vita quotidiana nella campagna tunisina. Lo studio si concentra su una missione cattolica che ha operato nella Valle della Medjerda dal 1896 al 1975. Un approccio micro-storico è privilegiato al fine di cogliere antagonismi e convergenze, e superare così una prospettiva binaria. La documentazione è stata tratta principalmente dall’archivio della Società dei Missionari d’Africa, mentre interviste sul campo (nel villaggio di Thibar) hanno permesso di indagare i lasciti coloniali. Ancora oggi, l’accettazione delle opere di beneficenza e delle attività economiche dei missionari da parte della popolazione autoctona coesiste con il rifiuto della evangelizzazione.

Remuer la terre, retourner la veste. Missionnaires d’Afrique dans la Tunisie coloniale

MELFA D.
2010-01-01

Abstract

The article deals with the complex relationship between colonized and colonizers, by examining everyday life in the Tunisian countryside. The focus is on a Catholic mission in the fertile Medjerda Valley from 1896 to 1975. A micro-historical approach is privileged in order to grasp both antagonism and convergences, thus overcoming a binary perspective. Primary sources have included the archives of the Society of Missionaries of Africa. Interviews in the field (in the village of Thibar) subsequently allowed us to question the colonial legacy. To this day, acceptance by local people of missionary humanitarian and economic activities coexists with refusal of the propagation of the Gospel.
2010
978-2-7427-9132-3
L’articolo affronta la complessa relazione tra colonizzati e colonizzatori, analizzando la vita quotidiana nella campagna tunisina. Lo studio si concentra su una missione cattolica che ha operato nella Valle della Medjerda dal 1896 al 1975. Un approccio micro-storico è privilegiato al fine di cogliere antagonismi e convergenze, e superare così una prospettiva binaria. La documentazione è stata tratta principalmente dall’archivio della Società dei Missionari d’Africa, mentre interviste sul campo (nel villaggio di Thibar) hanno permesso di indagare i lasciti coloniali. Ancora oggi, l’accettazione delle opere di beneficenza e delle attività economiche dei missionari da parte della popolazione autoctona coesiste con il rifiuto della evangelizzazione.
colonialism; memory; micro-history
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/64479
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