Attraverso l’analisi dei rapporti tra Arsenio Autoriano e Michele VIII Paleologo, usurpatore ai danni del giovane Giovanni Lascaris, lo studio tende a verificare se il comportamento del patriarca, in quei frangenti, abbia rappresentato una svolta significativa nel rapporto tra autorità imperiale e autorità patriarcale, nel senso di quella prevalenza del potere ecclesiastico - in special modo monastico - sul potere politico, che cominciò ed essere visibile a Bisanzio alcuni anni dopo col movimento arsenita, che dallo stesso Arsenio prese il nome. Sulla scorta delle fonti, prevalentemente storiche e retoriche, l’operato di Autoriano è messo a confronto con quello di altri patriarchi, i quali prima di lui si erano trovati coinvolti in situazioni analoghe di prevaricazione da parte di un usurpatore ai danni di un minore, ovvero, più in generale, di comportamenti imperiali moralmente riprovevoli. Il risultato dell’indagine permette di concludere che Arsenio non si è discostato dal tradizionale atteggiamento dei patriarchi di Costantinopoli, i quali, in linea di principio, fungevano da garanti della moralità dei basileis rivendicando l’autorità di censurarli. In particolare, riguardo alla successione imperiale, tale ruolo di garanzia comportava la tutela dei diritti e dell’incolumità dell’elemento debole, cioè dell’erede minorenne, traducendosi in posizioni tendenzialmente legittimiste; ma altrettanto forte era la necessità di salvaguardare la sicurezza dell’impero e ciò richiedeva, spesso, soluzioni di compromesso. A tali consolidati principi sembra ispirata anche la condotta di Arsenio. Inoltre, nonostante il fatto che egli abbia lanciato la scomunica contro Michele VIII, le notizie ricavabili dalle fonti non sembrano sufficienti a suffragare l’ipotesi che il patriarca si sia spinto fino ad assumere, a favore di Giovanni Lascaris, una posizione effettivamente “partigiana” e, dunque, innovativa rispetto al tradizionale atteggiamento dei suoi predecessori.

AUTORITA' PATRIARCALE E QUESTIONE DINASTICA: IL CASO DI ARSENIO AUTORIANO

GENTILE, Renata
2007-01-01

Abstract

Attraverso l’analisi dei rapporti tra Arsenio Autoriano e Michele VIII Paleologo, usurpatore ai danni del giovane Giovanni Lascaris, lo studio tende a verificare se il comportamento del patriarca, in quei frangenti, abbia rappresentato una svolta significativa nel rapporto tra autorità imperiale e autorità patriarcale, nel senso di quella prevalenza del potere ecclesiastico - in special modo monastico - sul potere politico, che cominciò ed essere visibile a Bisanzio alcuni anni dopo col movimento arsenita, che dallo stesso Arsenio prese il nome. Sulla scorta delle fonti, prevalentemente storiche e retoriche, l’operato di Autoriano è messo a confronto con quello di altri patriarchi, i quali prima di lui si erano trovati coinvolti in situazioni analoghe di prevaricazione da parte di un usurpatore ai danni di un minore, ovvero, più in generale, di comportamenti imperiali moralmente riprovevoli. Il risultato dell’indagine permette di concludere che Arsenio non si è discostato dal tradizionale atteggiamento dei patriarchi di Costantinopoli, i quali, in linea di principio, fungevano da garanti della moralità dei basileis rivendicando l’autorità di censurarli. In particolare, riguardo alla successione imperiale, tale ruolo di garanzia comportava la tutela dei diritti e dell’incolumità dell’elemento debole, cioè dell’erede minorenne, traducendosi in posizioni tendenzialmente legittimiste; ma altrettanto forte era la necessità di salvaguardare la sicurezza dell’impero e ciò richiedeva, spesso, soluzioni di compromesso. A tali consolidati principi sembra ispirata anche la condotta di Arsenio. Inoltre, nonostante il fatto che egli abbia lanciato la scomunica contro Michele VIII, le notizie ricavabili dalle fonti non sembrano sufficienti a suffragare l’ipotesi che il patriarca si sia spinto fino ad assumere, a favore di Giovanni Lascaris, una posizione effettivamente “partigiana” e, dunque, innovativa rispetto al tradizionale atteggiamento dei suoi predecessori.
2007
90-256-1224-5
BISANZIO; SUCCESSIONE; PATRIARCATO; ARSENIO AUTORIANO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/67125
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