La normativa italiana sulle riduzioni dei consumi energeticinegli edifici ad utenza civile richiede l’adozionein fase progettuale di nuove tecnologie per ottemperarealle prescrizioni di legge ed ottimizzare il bilancioenergetico dell’edificio da realizzare. Nel caso, però,di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonioedilizio esistente la messa in opera delle nuove tecnologiedi tipo impiantistico potrebbe produrre contrastiestetico- architettonici con l’involucro edilizio preesistentealterando i tradizionali canoni dell’architetturaclassica. Ancora, mentre la presenza e la distribuzionespaziale di superfici vetrate sulle facciate è unadelle tecniche progettuali adottate dai progettisti peruna caratterizzazione architettonica dell’edificio medesimo,di converso tali motivi architettonici costituiscono,per la loro bassa resistenza termica, sorgentidi dissipazione energetica. L’applicazione di tecnichebioclimatiche, quali ad esempio la serra solare, puòrappresentare il giusto punto di compromesso fra le limitazionienergetiche dettate dalla normativa e le esigenzeestetico-architettoniche. Allo scopo di trovarequel giusto punto di contatto, i progettisti della ristrutturazionedi un importante edificio dell’Università Koredi Enna hanno sostituito una parte dell’involucroedilizio, costituito da tradizionali materiali da costruzione,con una serra solare e ciò al doppio scopo diavere da un lato un risparmio energetico e dall’altrodi realizzare un motivo di pregio architettonico nell’anonimafacciata. Lo studio sperimentale vuole illustrare,nel caso di interventi di riqualificazione di edificicon utilizzazione prevalente diurna una nuovametodologia di calcolo che permetta sia di valutare iguadagni energetici ottenibili dall’applicazione di serresolari ad involucri preesistenti, sia il il forecastingdei trend di temperatura indoor generati dall’applicazione.I risultati di forecasting ottenuti con il metodosono stati testati tramite campagne di misure sperimentaliin situ ad “operam edificatam”.

Bioarchitettura e Risparmio Energetico: il caso studio dell’ università Kore di Enna

GAGLIANO, Antonio;NOCERA, FRANCESCO;
2007-01-01

Abstract

La normativa italiana sulle riduzioni dei consumi energeticinegli edifici ad utenza civile richiede l’adozionein fase progettuale di nuove tecnologie per ottemperarealle prescrizioni di legge ed ottimizzare il bilancioenergetico dell’edificio da realizzare. Nel caso, però,di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonioedilizio esistente la messa in opera delle nuove tecnologiedi tipo impiantistico potrebbe produrre contrastiestetico- architettonici con l’involucro edilizio preesistentealterando i tradizionali canoni dell’architetturaclassica. Ancora, mentre la presenza e la distribuzionespaziale di superfici vetrate sulle facciate è unadelle tecniche progettuali adottate dai progettisti peruna caratterizzazione architettonica dell’edificio medesimo,di converso tali motivi architettonici costituiscono,per la loro bassa resistenza termica, sorgentidi dissipazione energetica. L’applicazione di tecnichebioclimatiche, quali ad esempio la serra solare, puòrappresentare il giusto punto di compromesso fra le limitazionienergetiche dettate dalla normativa e le esigenzeestetico-architettoniche. Allo scopo di trovarequel giusto punto di contatto, i progettisti della ristrutturazionedi un importante edificio dell’Università Koredi Enna hanno sostituito una parte dell’involucroedilizio, costituito da tradizionali materiali da costruzione,con una serra solare e ciò al doppio scopo diavere da un lato un risparmio energetico e dall’altrodi realizzare un motivo di pregio architettonico nell’anonimafacciata. Lo studio sperimentale vuole illustrare,nel caso di interventi di riqualificazione di edificicon utilizzazione prevalente diurna una nuovametodologia di calcolo che permetta sia di valutare iguadagni energetici ottenibili dall’applicazione di serresolari ad involucri preesistenti, sia il il forecastingdei trend di temperatura indoor generati dall’applicazione.I risultati di forecasting ottenuti con il metodosono stati testati tramite campagne di misure sperimentaliin situ ad “operam edificatam”.
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