Il divieto di fecondazione eterologa alla luce della Convenzione europea dei diritti dell’uomo: l’intervento della Corte di Strasburgo

Il saggio esamina la decisione della Corte di Strasburgo sui limiti alla fecondazione eterologa, mettendo in luce come tale sentenza, pur riguardando la disciplina austriaca,può assumere rilevanza per la valutazione di conformità costituzionale della disciplina restrittiva vigente nell’ordinamento italiano, rimessa da ultimo al giudizio della Corte costituzionale da un’ordinanza delTribunale di Firenze. In particolare vengono esaminate le seguenti questioni: 1) la rilevanza della sentenza CEDU per l'ordinamento italiano; 2) i dubbi sulla conformità costituzionale del divieto di fecondazione eterologa; 3) La rilevanza che potrebbe asumere la tutela dell'interesse alla procreazione in relazione agli altri limiti posti dalla legge sulla procreazione assistita