Un nuovo derivato dell’acido fosforoso efficace contro la gommosi degli agrumi da Phytophthora

Il marciume radicale e la gommosi causati da Phytophthora citrophthora (R.E. Smith. et E.H. Smith.) Leonian e P. nicotianae Breda de Haan (= P. parasitica Dastur) sono due facies di una delle principali malattie degli agrumi (Cacciola e Magnano di San Lio, 2008). La lotta contro le malattie degli agrumi causate da specie terricole di Phytophthora si basa sull’impiego di strategie di difesa integrata (Cacciola e Magnano di San Lio, 2008). In queste strategie un ruolo importante è svolto dai mezzi chimici, da quando negli anni ‘80 sono stati messi in commercio due fungicidi sistemici efficaci contro gli Oomiceti, l’etilfosfito di alluminio o fosetyl-Al, un derivato dell’acido fosforoso, e il metalaxyl, appartenente alla famiglia delle fenilammidi, quest’ultimo sostituito più recentemente dall’isomero metalaxyl-M o mefenoxam. Il meccanismo d’azione del fosetyl-Al nella pianta non è stato completamente chiarito ma è accertato che dipende fondamentalmente dall’H3PO3 che si libera in soluzione acquosa (Hewitt, 1998). Una delle principali caratteristiche dei derivati dell’acido fosforoso è l’elevata mobilità nella pianta sia attraverso l’apoplasto che il simplasto. Più recentemente sono stati sviluppati nuovi principi attivi specifici per gli Oomiceti che sembrano promettenti per la lotta alle malattie degli agrumi causate da specie di Phytophthora (Matheron, 2002). In questo studio è stata valutata l’efficacia dell’IR 8465, un nuovo derivato dell’acido fosforoso sviluppato dalla Società ISAGRO (ISAGRO Ricerca, Novara, Italia). Il prodotto è stato confrontato con altre sostanze attive sperimentali e con il valifenalate, un fungicida della famiglia dei Dipeptidi sviluppato anch’esso dall’ISAGRO e messo in commercio in Italia da poco più di un anno come antiperonosporico, in miscela con il folpet.