Gli organismi viventi sono in grado di svolgere i propri processi biologici attraverso un continuo ed equilibrato rifornimento materiale ed energetico dall’ambiente che li circonda. La fonte primaria di energia è quella solare, anche se non tutti gli organismi sono capaci di sfruttarla direttamente. Ci riescono, anche se per una frazione infinitesimale, gran parte dei vegetali, principalmente le piante verdi, grazie al processo di fotosintesi clorofilliana che trasforma l’energia radiata del Sole in energia chimica. La fotosintesi è alla base dei processi di organicazione del carbonio; essa viene utilizzata per trasformare taluni semplici composti inorganici (acqua, anidride carbonica, fosfati, composti dell’azoto eccetera), nelle macromolecole organiche più complesse (glicidi, lipidi, proteine, vitamine, acidi nucleici) di cui gli stessi organismi sono costituiti. Gli organismi che possiedono questa proprietà sono definiti autotrofi (in grado di nutrirsi da soli). Gli animali, i funghi e quasi tutti i batteri, che non possiedono la proprietà fotosintetica, sono invece chiamati eterotrofi, poiché debbono assumere dall’esterno le sostanze organiche complesse che altri, gli organismi autotrofi, hanno sintetizzato. Alcuni batteri, diversamente, riescono a sfruttare per il proprio fabbisogno l’energia chimica liberata da reazioni ossidative di composti inorganici, attraverso la conversione di ammoniaca in nitriti, di nitriti in nitrati eccetera. Essi sono pertanto denominati chemolitotrofi. Sebbene in modesta misura, il processo alimentare contribuisce alle diverse trasformazioni della materia. Da sostanze inorganiche relativamente semplici e povere di energia gli organismi autotrofi sintetizzano composti chimici organici a elevato contenuto energetico. Gli organismi eterotrofi, di contro, utilizzano questi composti, li demoliscono estraendo gran parte dell’energia in essi contenuta e restituiscono infine all’ambiente le molecole più semplici sotto forma di scorie. Il ciclo così continua, alimentato incessantemente dall’energia solare (Fig. 55.1). L’uomo, in quanto organismo eterotrofo, assume dall’esterno insieme all’acqua e ai sali minerali anche le macromolecole organiche di cui necessita. In questo capitolo sono trattati i principî fondamentali della nutrizione umana, descrivendo le principali fonti alimentari utilizzate per il soddisfacimento delle esigenze fisiologiche. Carboidrati, lipidi e proteine forniscono il massimo supporto per il fabbisogno funzionale e strutturale dell’organismo. Altre molecole (vitamine), anche se assunte in minor misura, sono comunque importanti per le numerose implicazioni metaboliche in cui sono coinvolte.

FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

GIUFFRIDA, Rosario
2010-01-01

Abstract

Gli organismi viventi sono in grado di svolgere i propri processi biologici attraverso un continuo ed equilibrato rifornimento materiale ed energetico dall’ambiente che li circonda. La fonte primaria di energia è quella solare, anche se non tutti gli organismi sono capaci di sfruttarla direttamente. Ci riescono, anche se per una frazione infinitesimale, gran parte dei vegetali, principalmente le piante verdi, grazie al processo di fotosintesi clorofilliana che trasforma l’energia radiata del Sole in energia chimica. La fotosintesi è alla base dei processi di organicazione del carbonio; essa viene utilizzata per trasformare taluni semplici composti inorganici (acqua, anidride carbonica, fosfati, composti dell’azoto eccetera), nelle macromolecole organiche più complesse (glicidi, lipidi, proteine, vitamine, acidi nucleici) di cui gli stessi organismi sono costituiti. Gli organismi che possiedono questa proprietà sono definiti autotrofi (in grado di nutrirsi da soli). Gli animali, i funghi e quasi tutti i batteri, che non possiedono la proprietà fotosintetica, sono invece chiamati eterotrofi, poiché debbono assumere dall’esterno le sostanze organiche complesse che altri, gli organismi autotrofi, hanno sintetizzato. Alcuni batteri, diversamente, riescono a sfruttare per il proprio fabbisogno l’energia chimica liberata da reazioni ossidative di composti inorganici, attraverso la conversione di ammoniaca in nitriti, di nitriti in nitrati eccetera. Essi sono pertanto denominati chemolitotrofi. Sebbene in modesta misura, il processo alimentare contribuisce alle diverse trasformazioni della materia. Da sostanze inorganiche relativamente semplici e povere di energia gli organismi autotrofi sintetizzano composti chimici organici a elevato contenuto energetico. Gli organismi eterotrofi, di contro, utilizzano questi composti, li demoliscono estraendo gran parte dell’energia in essi contenuta e restituiscono infine all’ambiente le molecole più semplici sotto forma di scorie. Il ciclo così continua, alimentato incessantemente dall’energia solare (Fig. 55.1). L’uomo, in quanto organismo eterotrofo, assume dall’esterno insieme all’acqua e ai sali minerali anche le macromolecole organiche di cui necessita. In questo capitolo sono trattati i principî fondamentali della nutrizione umana, descrivendo le principali fonti alimentari utilizzate per il soddisfacimento delle esigenze fisiologiche. Carboidrati, lipidi e proteine forniscono il massimo supporto per il fabbisogno funzionale e strutturale dell’organismo. Altre molecole (vitamine), anche se assunte in minor misura, sono comunque importanti per le numerose implicazioni metaboliche in cui sono coinvolte.
2010
978-88-7051-347-9
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/84501
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact