L’acronimo MAGI (male accessory gland infections) identifica le infezioni delle ghiandole sessuali accessorie maschili. Le MAGI rientrano nel gruppo delle cause escretorie acquisite dell’infertilità maschile e comprendono diverse categorie cliniche caratterizzate da un coinvolgimento infettivo e/o flogistico limitato (prostatite), intermedio (prostato-vesciculite) o massimo (prostato-vesciculo-epididimite) delle ghiandole sessuali accessorie maschili. Le noxae promotrici (microbiche; infiammatorie) innescano una risposta infiammatoria cronica aspecifica (leucitospermia, aumento di citochine pro-infiammatorie nel plasma seminale, iperproduzione di radicali liberi di ossigeno) e/o specifica (iperproduzione di autoanticorpi antinemasperma). L’impatto negativo sulla qualità spermatica riconosce uno o più dei seguenti meccanismi:1) disfunzione secretoria di una o più ghiandole accessorie: una risposta infiammatoria cronica aspecifica e/o specifica determina a cascata: danno biochimico (indotto dallo stress ossidativo) e/o biofunzionale (DNA e/o apoptosi) a carico dello spermatozoo;2) deterioramento della spermatogenesi;3) subostruzione monolaterale o bilaterale su base organica o disfunzionale (dissinergia uro-seminale) delle vie escretrici spermatiche distali (ampullo-vesciculo-duttali).I parametri spermatici rappresentano solo il target-finale di molteplici possibili meccanismi fisiopatologici che possono contribuire all’insorgenza dell’infertilità maschile da cause escretorie. Pertanto, sebbene sia scientificamente utile un dibattito aperto con pro e contra sul ruolo delle MAGI nell’infertilità maschile, l’andrologo clinico dovrebbe almeno considerare le MAGI come un fattore di rischio per infertilità.
MAGI e infertilità maschile: aspetti patogenetici.
LA VIGNERA, SANDRO SALVUCCIO MARIA;CALOGERO, Aldo Eugenio;VICARI, Enzo Saretto
2006-01-01
Abstract
L’acronimo MAGI (male accessory gland infections) identifica le infezioni delle ghiandole sessuali accessorie maschili. Le MAGI rientrano nel gruppo delle cause escretorie acquisite dell’infertilità maschile e comprendono diverse categorie cliniche caratterizzate da un coinvolgimento infettivo e/o flogistico limitato (prostatite), intermedio (prostato-vesciculite) o massimo (prostato-vesciculo-epididimite) delle ghiandole sessuali accessorie maschili. Le noxae promotrici (microbiche; infiammatorie) innescano una risposta infiammatoria cronica aspecifica (leucitospermia, aumento di citochine pro-infiammatorie nel plasma seminale, iperproduzione di radicali liberi di ossigeno) e/o specifica (iperproduzione di autoanticorpi antinemasperma). L’impatto negativo sulla qualità spermatica riconosce uno o più dei seguenti meccanismi:1) disfunzione secretoria di una o più ghiandole accessorie: una risposta infiammatoria cronica aspecifica e/o specifica determina a cascata: danno biochimico (indotto dallo stress ossidativo) e/o biofunzionale (DNA e/o apoptosi) a carico dello spermatozoo;2) deterioramento della spermatogenesi;3) subostruzione monolaterale o bilaterale su base organica o disfunzionale (dissinergia uro-seminale) delle vie escretrici spermatiche distali (ampullo-vesciculo-duttali).I parametri spermatici rappresentano solo il target-finale di molteplici possibili meccanismi fisiopatologici che possono contribuire all’insorgenza dell’infertilità maschile da cause escretorie. Pertanto, sebbene sia scientificamente utile un dibattito aperto con pro e contra sul ruolo delle MAGI nell’infertilità maschile, l’andrologo clinico dovrebbe almeno considerare le MAGI come un fattore di rischio per infertilità.File | Dimensione | Formato | |
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