Si pubblica un inedito documento, di fondamentale importanza per la ricostruzione della scultura napoletana di secondo Trecento: il contratto di commissione del monumento funebre per il nobile Antonio Ruffo, eretto nella chiesa di San Domenico Maggiore, allo scultore Pietro di Gennaro nel 1352. A partire dalle informazioni da esso desumibili, e in relazione alle testimonianze scultoree ancora conservate nelle chiese di Napoli, si ipotizza lo svolgimento dell'attività della bottega, erede della tradizione artistica inaugurata a Napoli da Tino di Camaino e sviluppata poi dai fratelli Pacio e Giovanni Bertini.

Un nuovo contratto di commissione per la scultura funeraria del Trecento napoletano

VITOLO, PAOLA
2011-01-01

Abstract

Si pubblica un inedito documento, di fondamentale importanza per la ricostruzione della scultura napoletana di secondo Trecento: il contratto di commissione del monumento funebre per il nobile Antonio Ruffo, eretto nella chiesa di San Domenico Maggiore, allo scultore Pietro di Gennaro nel 1352. A partire dalle informazioni da esso desumibili, e in relazione alle testimonianze scultoree ancora conservate nelle chiese di Napoli, si ipotizza lo svolgimento dell'attività della bottega, erede della tradizione artistica inaugurata a Napoli da Tino di Camaino e sviluppata poi dai fratelli Pacio e Giovanni Bertini.
2011
Napoli; Medioevo; Contratto; Pietro di Gennaro; Antonio Ruffo; San Domenico Maggiore; Napoli ; monumento funebre; scultura
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/9664
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