La flora sicula, per la sua notevole ricchezza e varietà di specie - circa 3000 entità vascolari (1) - rappresenta un serbatoio di risorse genetiche da cui attingere piante idonee per un impiego nel verde ornamentale, oltre che per innovare il panorama colturale della filiera florovivaistica. Nell’ambito del progetto PON “Sostenibilità della produzione di piante in vaso in ambiente mediterraneo” (SO.PRO.ME), è stata intrapresa un’attività di ricerca volta all’individuazione, caratterizzazione e propagazione di specie della flora sicula sulla base di caratteri ornamentali e morfo-funzionali. La ricerca, avviata nel dicembre del 2011, è stata articolata in tre fasi: selezione delle specie, raccolta del materiale di propagazione, prove sperimentali in laboratorio e in vivaio, presso l’azienda piante Faro (Carruba di Giarre - CT). La selezione ha riguardato oltre 200 taxa di specie selvatiche (Achillea maritima (L.) Ehrend. & Y. P. Guo, Anthemis cupaniana Tod. ex Nyman, Anthemis maritima L. subsp. maritima, Calendula incana Willd. subsp. maritima (Guss.) Ohle, Centaurea tauromenitana Guss., Genista sp. pl., Iberis semperflorens L., Iris pseudopumila Tineo subsp. pseudopumila, Jacobaea sp. pl., Limonium sibthorpianum (Guss.) Kuntze, Lomelosia cretica (L.) Greuter & Burdet, Pallenis maritima (L.) Greuter, Pseudoscabiosa limonifolia Vahl, Ptilostemon greuteri (Cyr.) Soják, ecc.), con caratteri morfo-funzionali di resistenza a numerosi stress ambientali e spiccate caratteristiche estetiche, che contrassegnano la nostra regione dal livello del mare fino alle più elevate altitudini. Le attività in campo, effettuate a partire dalla primavera del 2012, nei diversi distretti floristici del dominio siculo, hanno consentito il prelievo di germoplasma (semi e talee) da popolazioni di piante native (2). Il materiale vegetale di propagazione raccolto è relativo a 160 taxa, appartenenti a 84 generi di 42 famiglie. I semi sono stati destinati ad indagini sull’ecofisiologia della germinazione e a test di emergenza, effettuati in serra; le talee, raccolte in diversi periodi dell’anno, sono state utilizzate per prove di radicazione. Nel primo anno di attività sono stati acquisiti dati riguardanti la germinabilità dei semi, la percentuale di emergenza e di radicazione delle talee, l’accrescimento delle piante, la risposta alla coltivazione in vaso, l’epoca e la durata della fioritura. Al fine di poter certificare l’identità tassonomica delle specie selezionate, in maniera univoca, alla caratterizzazione morfo-ecologica è stata associata quella genetica con la costituzione della relativa banca del DNA (CRA-SFM di Bagheria). Per l’identificazione genetica delle specie si è fatto riferimento ai protocolli internazionali di amplificazione diretta del DNA indicati dal CBOL - Consortium for the Barcode of Life (3), considerati tra quelli più idonei alla caratterizzazione di specie vegetali appartenenti a taxa di diverso grado di affinità. Tra le possibili porzioni genomiche, idonee al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, si sta valutando il potere discriminante di regioni del DNA plastidiale: rbcL, matK, trnH-psbA. I dati ottenuti sono finalizzati a implementare le conoscenze sull’ecofisiologia delle specie allo studio, propedeutiche alla definizione di adeguati protocolli di propagazione da trasferire al comparto florovivaistico, orientato sia all’innovazione di prodotto sia alla produzione di piante autoctone di origine certificata (provenienza e identità tassonomica). Tali specie possono costituire nuove risorse per applicazioni in vari campi, in linea, peraltro, con le politiche internazionali di conservazione della biodiversità e dello sviluppo eco-sostenibile.

Valorizzazione di specie selvatiche della flora sicula per fini ornamentali: caratterizzazione morfo-ecologica e genetica

CRISTAUDO, Antonia Egidia;
2013-01-01

Abstract

La flora sicula, per la sua notevole ricchezza e varietà di specie - circa 3000 entità vascolari (1) - rappresenta un serbatoio di risorse genetiche da cui attingere piante idonee per un impiego nel verde ornamentale, oltre che per innovare il panorama colturale della filiera florovivaistica. Nell’ambito del progetto PON “Sostenibilità della produzione di piante in vaso in ambiente mediterraneo” (SO.PRO.ME), è stata intrapresa un’attività di ricerca volta all’individuazione, caratterizzazione e propagazione di specie della flora sicula sulla base di caratteri ornamentali e morfo-funzionali. La ricerca, avviata nel dicembre del 2011, è stata articolata in tre fasi: selezione delle specie, raccolta del materiale di propagazione, prove sperimentali in laboratorio e in vivaio, presso l’azienda piante Faro (Carruba di Giarre - CT). La selezione ha riguardato oltre 200 taxa di specie selvatiche (Achillea maritima (L.) Ehrend. & Y. P. Guo, Anthemis cupaniana Tod. ex Nyman, Anthemis maritima L. subsp. maritima, Calendula incana Willd. subsp. maritima (Guss.) Ohle, Centaurea tauromenitana Guss., Genista sp. pl., Iberis semperflorens L., Iris pseudopumila Tineo subsp. pseudopumila, Jacobaea sp. pl., Limonium sibthorpianum (Guss.) Kuntze, Lomelosia cretica (L.) Greuter & Burdet, Pallenis maritima (L.) Greuter, Pseudoscabiosa limonifolia Vahl, Ptilostemon greuteri (Cyr.) Soják, ecc.), con caratteri morfo-funzionali di resistenza a numerosi stress ambientali e spiccate caratteristiche estetiche, che contrassegnano la nostra regione dal livello del mare fino alle più elevate altitudini. Le attività in campo, effettuate a partire dalla primavera del 2012, nei diversi distretti floristici del dominio siculo, hanno consentito il prelievo di germoplasma (semi e talee) da popolazioni di piante native (2). Il materiale vegetale di propagazione raccolto è relativo a 160 taxa, appartenenti a 84 generi di 42 famiglie. I semi sono stati destinati ad indagini sull’ecofisiologia della germinazione e a test di emergenza, effettuati in serra; le talee, raccolte in diversi periodi dell’anno, sono state utilizzate per prove di radicazione. Nel primo anno di attività sono stati acquisiti dati riguardanti la germinabilità dei semi, la percentuale di emergenza e di radicazione delle talee, l’accrescimento delle piante, la risposta alla coltivazione in vaso, l’epoca e la durata della fioritura. Al fine di poter certificare l’identità tassonomica delle specie selezionate, in maniera univoca, alla caratterizzazione morfo-ecologica è stata associata quella genetica con la costituzione della relativa banca del DNA (CRA-SFM di Bagheria). Per l’identificazione genetica delle specie si è fatto riferimento ai protocolli internazionali di amplificazione diretta del DNA indicati dal CBOL - Consortium for the Barcode of Life (3), considerati tra quelli più idonei alla caratterizzazione di specie vegetali appartenenti a taxa di diverso grado di affinità. Tra le possibili porzioni genomiche, idonee al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, si sta valutando il potere discriminante di regioni del DNA plastidiale: rbcL, matK, trnH-psbA. I dati ottenuti sono finalizzati a implementare le conoscenze sull’ecofisiologia delle specie allo studio, propedeutiche alla definizione di adeguati protocolli di propagazione da trasferire al comparto florovivaistico, orientato sia all’innovazione di prodotto sia alla produzione di piante autoctone di origine certificata (provenienza e identità tassonomica). Tali specie possono costituire nuove risorse per applicazioni in vari campi, in linea, peraltro, con le politiche internazionali di conservazione della biodiversità e dello sviluppo eco-sostenibile.
2013
978-88-85915-07-7
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/100151
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