La figura e l'opera di Franz Grillparzer è stata rivisitata dalla critica recente e liberata dalla strettoie di una interpretazione in chiave esclusivamente conservatrice e asburgica. Si è rivolta soprattutto una maggiore attenzione alle forme e ai modi della sua produzione e in questo senso il presente studio si concentra sul rapporto ambiguo di Grillparzer verso i propri diari. Il diario non viene visto qui semplicemente come documento biografico, ma nelle sue caratteristiche di genere letterario aperto e polivalente. In rimo piano è il confronto del diarista con la propria attività di scrittore, lo scrivere come maledizione e terapia, i rapporti tra autore, opera e pubblico nei loro risvolti psicologici e pratici. Nella critica dei propri mezzi espressivi Grillparzer preannuncia la crisi dell'uomo occidentale moderno. Egli non arriva certo a sconvolgere dalle fondamenta l'edificio tradizionale, ma vi apre delle crepe che minano l'apparente quiete della società della Restaurazione. Dalla tensione tra il desiderio di restare fedele a forme e modi tradizionali e la coscienza del loro anacronismo nascono non solo questi quaderni, ma tutta la contraddittoria opera dell'autore, che tratta temi cari al XX secolo, come l'emancipazione della donna, il ruolo dell'intellettuale in politica, la scoperta dell'inconscio, l'alienazione nella società industriale.

Movimento nella stasi. I diari di Franz Grillparzer

SCHININA', Alessandra
2004-01-01

Abstract

La figura e l'opera di Franz Grillparzer è stata rivisitata dalla critica recente e liberata dalla strettoie di una interpretazione in chiave esclusivamente conservatrice e asburgica. Si è rivolta soprattutto una maggiore attenzione alle forme e ai modi della sua produzione e in questo senso il presente studio si concentra sul rapporto ambiguo di Grillparzer verso i propri diari. Il diario non viene visto qui semplicemente come documento biografico, ma nelle sue caratteristiche di genere letterario aperto e polivalente. In rimo piano è il confronto del diarista con la propria attività di scrittore, lo scrivere come maledizione e terapia, i rapporti tra autore, opera e pubblico nei loro risvolti psicologici e pratici. Nella critica dei propri mezzi espressivi Grillparzer preannuncia la crisi dell'uomo occidentale moderno. Egli non arriva certo a sconvolgere dalle fondamenta l'edificio tradizionale, ma vi apre delle crepe che minano l'apparente quiete della società della Restaurazione. Dalla tensione tra il desiderio di restare fedele a forme e modi tradizionali e la coscienza del loro anacronismo nascono non solo questi quaderni, ma tutta la contraddittoria opera dell'autore, che tratta temi cari al XX secolo, come l'emancipazione della donna, il ruolo dell'intellettuale in politica, la scoperta dell'inconscio, l'alienazione nella società industriale.
2004
8875750025
Letteratura austriaca; Ottocento; Diario
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/100414
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