La scienza del diritto sembra davvero essere chiamata, oggi, a inventare un nuovo ordine del discorso capace di comprendere e regolare una situazione geo-politica profondamente mutata rispetto a quella che ha accompagnato la storia del pensiero giuridico moderno. Insomma, Derrida ha ragione: si tratta di "pensare altrimenti". Ma a quali condizioni la decostruzione delle tradizionali categorie concettuali può produrre degli effetti istituzionali e avviare un cambiamento non solo nel modo di parlare del diritto e della politica, ma soprattutto sul piano del loro concreto funzionamento? E' a partire da tale domanda che questo libro intende ripercorrere il cammino di Derrida: dai primi testi, dedicati a una paziente e rigorosa analisi della fenomenologia di Husserl, agli ultimi, che toccano più da vicino temi di immediata rilevanza giuridica e politica.
La disfunzione del sistema. Giustizia, alterità e giudizio in Jacques Derrida
ANDRONICO, ALBERTO
2006-01-01
Abstract
La scienza del diritto sembra davvero essere chiamata, oggi, a inventare un nuovo ordine del discorso capace di comprendere e regolare una situazione geo-politica profondamente mutata rispetto a quella che ha accompagnato la storia del pensiero giuridico moderno. Insomma, Derrida ha ragione: si tratta di "pensare altrimenti". Ma a quali condizioni la decostruzione delle tradizionali categorie concettuali può produrre degli effetti istituzionali e avviare un cambiamento non solo nel modo di parlare del diritto e della politica, ma soprattutto sul piano del loro concreto funzionamento? E' a partire da tale domanda che questo libro intende ripercorrere il cammino di Derrida: dai primi testi, dedicati a una paziente e rigorosa analisi della fenomenologia di Husserl, agli ultimi, che toccano più da vicino temi di immediata rilevanza giuridica e politica.File | Dimensione | Formato | |
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