Voices of the Valley, Voices of the Straits. How Protest Creates Communities

Protest campaigns against large-scale public works usually take place within a local context. However, since the 1990s new forms of protest have been emerging. This book analyses two cases from Italy that illustrate this development: the environmentalist protest campaigns against the TAV (the building of a new high-speed railway in Val de Susa, close to the border with France), and the construction of the Bridge on the Messina Straits (between Calabria and Sicily). Such mobilizations emerge from local conflicts but develop as part of a global justice movement, often resulting in the production of new identities. They are promoted through multiple networks of different social and political groups, that share common claims and adopt various forms of protest action. It is during the protest campaigns that a sense of community is created.

Le campagne di protesta contro le grandi opera pubbliche hanno solitamente luogo all’interno di un contesto locale. Tuttavia, sin dagli anni ’90 sono emerse nuove forme di protesta. Questo libro analizza due casi italiani che illustrano questa evoluzione: le campagne ambientaliste di protesta contro la TAV in Val di Susa (la realizzazione di una linea ferroviaria ad alta velocità al confine con la Francia) e contro la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina (tra la Sicilia e la Calabria). Queste mobilitazioni nascono da conflitti locali ma si evolvono come parte del movimento per la giustizia globale, implicando spesso la costruzione di nuove identità; sono promosse attraverso reticoli multipli formati da differenti gruppi politici e sociali, che condividono rivendicazioni comuni e adottano varie forme di protesta. È proprio nel corso delle campagne di protesta che si crea un senso di comunità.