This book collects essays describing a new analytical figure based on the study of communicative models applied to food. We live in an "orthorexic society" founded on the alimentary hyper-reflexivity: diet (fitness), ethic (critical consuming), aesthetic(food-design), psycho-pathological (alimentary fears).

Questo libro raccoglie dei saggi da cui emerge, attraverso la presentazione di alcune riflessioni teoriche unite ai risultati di ricerche empiriche, la bozza di una figura analitico-concettuale nuova, fondata sull’analisi di alcuni modelli comunicativi e narrativi applicati al cibo. Viviamo in una “società ortoressica”, ossia fondata su un’iper-riflessività alimentare, nelle sue varie accezioni: dietetica (fitness), etica (consumo critico), estetica (food-design), psico-patologica (disturbi alimentari), ansiogena (paure alimentari). I mass-media e la scienza dell’alimentazione ci propongono quotidianamente una vera e propria babele narrativa e simbolica, da cui traspare la consapevolezza della perdita di un rapporto col cibo che in passato era trasparente e conosceva mediazioni dirette con la dimensione comunitaria. La società ortoressica, invece, è ossessionata dal cibo, da quello “giusto” e da quello “sbagliato”: vi trovano facile presa l’ansia e la paura per ciò che si mette nel piatto.

Lost food. Comunicazione e cibo nella società ortoressica

NICOLOSI, GUIDO
2007-01-01

Abstract

This book collects essays describing a new analytical figure based on the study of communicative models applied to food. We live in an "orthorexic society" founded on the alimentary hyper-reflexivity: diet (fitness), ethic (critical consuming), aesthetic(food-design), psycho-pathological (alimentary fears).
2007
978-8889726075
Questo libro raccoglie dei saggi da cui emerge, attraverso la presentazione di alcune riflessioni teoriche unite ai risultati di ricerche empiriche, la bozza di una figura analitico-concettuale nuova, fondata sull’analisi di alcuni modelli comunicativi e narrativi applicati al cibo. Viviamo in una “società ortoressica”, ossia fondata su un’iper-riflessività alimentare, nelle sue varie accezioni: dietetica (fitness), etica (consumo critico), estetica (food-design), psico-patologica (disturbi alimentari), ansiogena (paure alimentari). I mass-media e la scienza dell’alimentazione ci propongono quotidianamente una vera e propria babele narrativa e simbolica, da cui traspare la consapevolezza della perdita di un rapporto col cibo che in passato era trasparente e conosceva mediazioni dirette con la dimensione comunitaria. La società ortoressica, invece, è ossessionata dal cibo, da quello “giusto” e da quello “sbagliato”: vi trovano facile presa l’ansia e la paura per ciò che si mette nel piatto.
cibo; comunicazione; ortoressia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/101375
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