I modelli istituzionali di intervento sui minori sono tesi tra la crescente determinazione del principio dell'interesse del minore e la continua variabilità delle nozioni di disagio e di devianza. In Italia, lo strutturarsi di un sistema di giustizia penale minorile ha affrontato questa tensione costruendo col processo una struttura di comunicazione tra ruoli, attori e professionalità che seppure eterogenei sono considerati necessari a realizzare la tutela perseguita. Il processo diviene il "luogo" in cui le conoscenze di tipo giuridico, sociologico, psicologico concorrono a determinare ciò che costituirà l'"interesse del minore". Con una ricerca empirica, compiuta su un campione di processi penali minorili e su un campione di strumenti di pianificazione dei servizi sociali in Sicilia, questo lavoro propone una ipotesi di lettura della comunicazione che si realizza nelle strutture processuali e nei procedimenti amministrativi che riguardano i minori. I risultati a cui si perviene mettono in luce alcuni legami inespressi nella definizione della condizione del minore e suggeriscono alcune chiavi interpretative dell'attuale reciproco riferimento tra politiche penali e politiche sociali.
LA COSTRUZIONE ISTITUZIONALE DELL'INTERESSE DEL MINORE PROCESSO PENALE, POLITICHE E PROCEDIMENTI
DE FELICE, DEBORAH
2007-01-01
Abstract
I modelli istituzionali di intervento sui minori sono tesi tra la crescente determinazione del principio dell'interesse del minore e la continua variabilità delle nozioni di disagio e di devianza. In Italia, lo strutturarsi di un sistema di giustizia penale minorile ha affrontato questa tensione costruendo col processo una struttura di comunicazione tra ruoli, attori e professionalità che seppure eterogenei sono considerati necessari a realizzare la tutela perseguita. Il processo diviene il "luogo" in cui le conoscenze di tipo giuridico, sociologico, psicologico concorrono a determinare ciò che costituirà l'"interesse del minore". Con una ricerca empirica, compiuta su un campione di processi penali minorili e su un campione di strumenti di pianificazione dei servizi sociali in Sicilia, questo lavoro propone una ipotesi di lettura della comunicazione che si realizza nelle strutture processuali e nei procedimenti amministrativi che riguardano i minori. I risultati a cui si perviene mettono in luce alcuni legami inespressi nella definizione della condizione del minore e suggeriscono alcune chiavi interpretative dell'attuale reciproco riferimento tra politiche penali e politiche sociali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.