Il novecento ha prodotto notevoli mutamenti dello spettacolo, con sperimentazioni e sconfinamenti nell’innovazione tecnologica. Si tratta di performance, arte anche senza opera, con artisti e spettatori-attori coinvolti in un progetto scenico comune con introduzione di nuovi linguaggi. Il teatro si contamina, si re-inventa. L’effimero esce dal teatro ed incontra la città e i suoi luoghi: l’architettura può interagire non solo ospitando le performance, ma influenzandone la nascita, con una gestazione site specific dove memoria e genius loci divengono le costanti immateriali fondamentali per il progetto. Le esperienze di progettazione, qui raccolte, sperimentano nuove forme di praticabilità in spazi urbani, istaurando un nuovo rapporto con i luoghi a partire da frammenti di teorie e di opere performative –seminari, incontri e spettacoli del corso Spazio Teatro 2009/10- applicati alla progettazione per il teatro.
Tecnologie della finzione. l'effimero e la città.
FIORE, Vittorio
2011-01-01
Abstract
Il novecento ha prodotto notevoli mutamenti dello spettacolo, con sperimentazioni e sconfinamenti nell’innovazione tecnologica. Si tratta di performance, arte anche senza opera, con artisti e spettatori-attori coinvolti in un progetto scenico comune con introduzione di nuovi linguaggi. Il teatro si contamina, si re-inventa. L’effimero esce dal teatro ed incontra la città e i suoi luoghi: l’architettura può interagire non solo ospitando le performance, ma influenzandone la nascita, con una gestazione site specific dove memoria e genius loci divengono le costanti immateriali fondamentali per il progetto. Le esperienze di progettazione, qui raccolte, sperimentano nuove forme di praticabilità in spazi urbani, istaurando un nuovo rapporto con i luoghi a partire da frammenti di teorie e di opere performative –seminari, incontri e spettacoli del corso Spazio Teatro 2009/10- applicati alla progettazione per il teatro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.